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E’ stata inaugurata a Cosenza l’opera «Gli Archeologi» di Giorgio de Chirico, donata dalla famiglia Bilotti, che si aggiunge all’altra realizzazione dell’artista presente in città,“Ettore e Andromaca». Alla cerimonia, assieme al sindaco Salvatore Perugini, ha partecipato anche Enzo Bilotti, fratello di Carlo cui si deve la donazione di 18 opere d’arte e la creazione, nel centro urbano cosentino, del Museo all’aperto Bilotti (Mab). «Ci sono due tipi di mecenati – ha detto Enzo Bilotti – quelli che acquistano le opere ed in solitudine se le godono perchè ne sono gelosi e quelli che, invece, come mio fratello, desiderano che quelle opere diventino patrimonio di una collettività. Le opere del Mab – ha detto ancora Bilotti – sono diventate passanti tra i passanti, facendo ormai parte della quotidianità di ognuno di noi. E il Mab ha il grande merito di far conoscere l’arte contemporanea». Il sindaco di Cosenza, Perugini ha rinnovato i ringraziamenti alla Bilotti e ai cittadini «che – ha detto – si sentono ormai titolari di questo Museo e si fanno portavoce all’esterno di conoscenze sul Mab». Perugini ha inteso fare un accenni ad un volume appena uscito in libreria «Indagine all’ombra del Mab» di Sergio Aquino, manager con la passione della scrittura, che tra i capolavori del Museo all’Aperto Bilotti ha voluto ambientare un romanzo «che – ha detto il sindaco – da racconto dell’immagine spesso distorta che si ha di una città del sud, della quale è più facile additare le brutture che le bellezze, si risolve in una testimonianza di grande amore per la sua città. Amore che insieme a forza, intelligenza ed impegno, sono valori – ha proseguito – che dobbiamo intensificare per far apprezzare le nostre cose migliori». Il Sindaco ha annunciato l’apertura permanente del Complesso di S.Agostino quale Museo degli Enotri e dei Brettii a conclusione della mostra sui «Capolavori d’arte di Calabria” prorogata sino al 22 febbraio»

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