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Un’apertura di campagna elettorale in pompa magna. Da una di quelle che può «tranquillamente definirsi roccaforte dell’elettorato di centrodestra, il nordest della Calabria».
La visita di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Popolo della Libertà, a Rossano ieri pomeriggio ed a Corigliano nella mattinata, non è di certo un caso. Habitué di questa terra, Gasparri ha battezzato, per la seconda volta dopo l’evento estivo di Schiavonea, la candidatura di Pasqualina Straface a sindaco di Corigliano e proiettato il Pdl ai vertici di governo alle prossime tornate elettorali di primavera (provinciali ed europee) a Rossano, non dimenticando quella che sarà la “battaglia” per la “riconquista” della Regione Calabria nel 2010.
Ricco il parterre nelle due città. Ricchi gli interventi nei due momenti. Non potevano mancare all’appuntamento l’ex sindaco di Rossano, oggi presidente provinciale di An Giuseppe Caputo, il deputato Giovanni Dima, coriglianese di nascita ma rossanese d’adozione, e con loro tanti altri come Wanda Ferro, Mimmo Basile, Michele Traversa, Gianpaolo Chiappetta (interrotto nel suo intervento da un bimbo che ha gridato «via Loiero»). Non c’era, come annunciato, Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria, per via di una intervista televisiva.
Ovazioni a scena aperta dalla nutritissima platea sia a Rossano, che tra l’altro ha tributato un omaggio importante a Pasqualina Straface, segno di grande maturità ed unità in epoche di aree urbane, che a Corigliano durante gli interventi. Tra i “padroni di casa” ad aprire le danze, Geppino Caputo che ha tracciato un percorso chiaro: «Dobbiamo riconquistare Corigliano, è questo l’imperativo categorico, non possono proseguire queste sarabande e dopo Corigliano toccherà a Rossano perché An da queste parti è il partito a maggioranza relativo. Dobbiamo ribaltare la provincia di Cosenza e la Calabria da questo stato comatoso in cui versiamo – ha detto Caputo – per colpa del peggior governo dal ’70 ad oggi. Mi auguro anche che Pino Gentile sciolga le sue riserve al più presto per contendere all’onnipresente Oliverio, che non si preoccupa dei problemi importanti ma funge solo da inauguratore, il governo, anzi il malgoverno di una provincia che va avanti da troppo tempo, da 34 anni».
Fa da eco il deputato Giovanni Dima ricordandosi di Prodi, una “sciagura per l’Italia”. Dima tocca argomenti importanti, le carenti o mancanti infrastrutture che mai come in questo periodo stanno mettendo in ginocchio la regione.
«Il Governo ha stanziato 16 miliardi di euro per le infrastrutture quindi anche per la 106 nel versante Roseto-Sibari, l’A3 ed il ponte sullo Stretto. Non è vero – ha sottolineato Dima – che siamo un partito antimeridionalista come la sinistra vuole dipingerci. E quei fondi ne saranno una prova».
Concetti rilanciati anche da Maurizio Gasparri, che applaude a Gentile («La sua è una candidatura autorevole») e dati alla mano conferma il più che mai “meridionalismo” del Pdl, rimembrando quantofatto per il caso rifiuti in Campania.
Partendo dai localismi, il senatore piddiellino tratta argomenti di stretta attualità e rilancia le azioni del governo Berlusconi in tema sicurezza, federalismo fiscale, sociali. «Abbiamo sostenuto le banche non per favorire i banchieri – ha detto parlando della crisi che sta attanagliando il Paese – ma per difendere i risparmiatori, l’Italia è un popolo di formiche. Alle sinistre che ci accusano di questo diciamo che sono loro a “trescare” con i banchieri che fanno la fila alle primarie».
«La Calabria ha bisogno di infrastrutture, abbiamo varato bonus nella politica sociale con le social card», ha aggiunto Gasparri il quale poi si è inoltrato nella tematica sicurezza lanciando messaggi anche alla magistratura.
Lampante per il senatore, il caso “Guidonia”: «E’ mai possibile che a chi compie quei crimini possano essere concessi i domiciliari 24 ore dopo? I magistrati dovrebbero pensare meno alle passerelle e di più alla certezza della pena».
Tra i benefici del federalismo e stilettate a Pd e Idv, «che si sono astenuti in Parlamento, quindi hanno acconsentito ma poi polemizzano», alle sinistre radicali frammentate, Gasparri ha concluso tracciando il percorso che verrà con la nascita ufficiale del Popolo della Liberta con il congresso del prossimo 27 marzo. «Da questa terra – è stata la chiosa – nostra preziosa roccaforte partiamo per riconquistare Corigliano, Rossano, Provincia e Regione».

Luca Latella

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