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Domani nuove audizioni al Copasir sul mega archivio messo in piedi da Gioacchino Genchi, il consulente dell’ex pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, nell’ambito delle inchieste Why not, Poseidone e non solo: a partire dalle ore 9.00, il comitato di controllo sulla sicurezza della Repubblica, ascolterà i vertici dei servizi segreti (i direttori dell’Aise, dell’Aisi e del Dis).
Sarà quindi la volta dei responsabili di Wind. Sono in corso, inoltre, contatti informali tra il Comitato e la Procura della Repubblica di Roma in vista della trasmissione di ulteriore documentazione, trasferita dalla Procura generale di Catanzaro. La magistratura di Roma ha iscritto Genchi nel registro degli indagati per abuso di ufficio e violazione della privacy.
Lunedì scorso, il Comitato, presieduto da Francesco Rutelli, ha ascoltato, tra l’altro, il procuratore generale di Catanzaro, Enzo Jannelli, con il sostituto procuratore Salvatore Curcio, oltre ai responsabili del Ros dei Carabinieri.
La relazione dei Carabinieri contiene contestazioni sull’operato di Genchi. E se venerdì 30 gennaio sia De Magistris a San Macuto sia il perito hanno negato di aver mai commesso illeciti, o di aver violato le norme della privacy, domani significative saranno le audizioni dei capi dei servizi segreti: il generale Giorgio Piccirillo (Aisi), l’ammiraglio Bruno Branciforte (Aise), e Gianni De Gennaro (Dis).
Dalle audizioni condotte fino ad oggi dal Copasir ne scaturisce un quadro denso di fatti ed informazioni che si tradurranno in tempi brevi in una relazione al Parlamento riguardante le competenze del Comitato, nonchè in una formale comunicazione ai Presidenti delle Camere su diversi altri elementi emersi.

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