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Addio primo posto. Il Catanzaro perde sul campo dell’Igea Virtus la partita, l’imbattibilità e forse anche le residue speranze di agganciare il Cosenza. Colpa di un’Igea che si conferma ammazzagrandi e grande alleata del Cosenza: subito prima della sosta aveva regolato a domicilio il Gela (1-4), stavolta ha steso con un po’ di sofferenza in più un Catanzaro non brillantissimo e soprattutto non fortunato. Questione di episodi: favorevoli quelli per i barcellonesi, sfavorevoli quelli per i ragazzi di Provenza. Che se non altro ci hanno provato fino alla fine. La partita inizia con un brivido che lascia presagire un match di grandi emozioni.
E’ il 2′ quando La Porta con una punizione morbida a girare sfiora il palo alla destra di Mancinelli. Poi però si deve aspettare un bel pezzo per rivedere occasioni degne di questo nome. Il Catanzaro costruisce la prima addirittura al 19′ e per l’Igea sono brividi veri. Zaminga su punizione pesca la testa di Falomi che angola bene il pallone ma allarga troppo la mira e riesce soltanto a sfiorare il palo alla destra di Di Masi che non avrebbe potuto fare niente. Sembra l’inizio
della partita del Catanzaro, in realtà resta l’unica vera occasione per i ragazzi di Provenza che soffrono il campo pesante e l’aggressività dell’Igea.
Igea che si fa di nuovo pericolosa al 35′, quando Ricciardo angola troppo il diagonale dopo lo scambio con La Porta. Il primo tempo praticamente è tutto qui.
Il match sembra già incanalato verso lo 0-0 ed invece ad inizio ripresa arriva il gol dell’Igea. Dopo 30 secondi Ricciardo pesca La Porta sul filo del fuorigioco, il numero dieci barcellonese indovina il diagonale giusto ed è anche fortunato perchè il pallone passa sotto le gambe di Mancinelli.
La partita si accende, il Catanzaro comincia a giocare davvero e Caputo prova a
prendere la squadra per mano. All’8′ disegna un tiro cross sul quale però né Berardi nè Faloni riescono ad intervenire. Cinque minuti dopo ancora Caputo ci prova da fuori ma sbaglia di poco la mira. Al 17′ ed al 21′ trova pronto Di Masi.
La partita per il Catanzaro sembra stregata, il nervosismo non aiuta ed a testimoniarlo c’è la bagarre che si scatena al 28′, quando Di Maio e Matinella si stuzzicano, e l’arbitro espelle entrambi: per doppia ammonizione il giocatore del Catanzaro, direttamente quello dell’Igea per reazione che poteva evitare.
Il finale di gara è una sofferenza per l’Igea ed un attacco disperato del Catanzaro. Per il resto però c’è poco da raccontare, se si esclude un “vaffa” all’arbitro che costa il rosso a Caputo (nella foto) e due gol mancati in contropiede e a porta vuota dall’Igea, quando anche Mancinelli stava partecipando all’assalto finale.

Maurizio Licorari

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