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L’ex consulente del pm De Magistris comparirà davanti al “tribunale delle toghe” il 19 maggio prossimo, giorno fissato per la prossima udienza della disciplinare per De Magistris, accusato di aver acquisito i tabulati telefonici relativi all’utenza dell’allora guardasigilli Clemente Mastella senza aver chiesto l’autorizzazione della Camera di appartenenza e di aver delegato il consulente a svolgere indagini di esclusiva competenza del pubblico ministero.
La sezione disciplinare ha chiesto oggi, su richiesta del procuratore aggiunto di Palermo, Antonino Ingroia, difensore di De Magistris, la richiesta di archiviazione emessa dalla procura di Salerno su una indagine aperta proprio sui fatti oggi oggetto del procedimento disciplinare, sulla quale il gip dell’ufficio giudiziario campano non si è ancora pronunciato. Il tribunale delle toghe, inoltre, acquisirà gli atti della procura di Roma, che sta indagando sull’archivio Genchi. Nel corso dell’udienza di questa mattina sono stati sentiti sei testimoni, chiamati dalla procura generale della Cassazione, rappresentata dal sostituto pg Antonietta Carestia: si tratta di un comandante dei Ros, Pasquale Angelo Santo, e di altri carabinieri in servizio in Calabria all’epoca dei fatti. Nella prossima udienza di maggio, dunque, verranno ascoltati i due testi della difesa, i consulenti Gioacchino Genchi e Pietro Sagona. Presso la procura generale della Cassazione è tuttora aperta una istruttoria a carico di De Magistris relativa alla mancata richiesta di autorizzazione al Parlamento per l’acquisizione dei tabulati dell’utenza di Giancarlo Pittelli. Questa istruttoria, come detto in udienza dal pg Carestia, è in dirittura di arrivo e potrebbe dunque essere anche unificata al procedimento già giunto davanti alla sezione disciplinare.

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