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E’ fra gli elementi più rappresentativi della Vibonese. Sicuramente uno dei migliori elementi a disposizione del tecnico Angelo Galfano. Grandi doti tecniche,
esperienza da vendere, Emiliano Melis, alla prima stagione in rossoblu, traccia un primo bilancio sulla stagione in corso. E lo fa pacatamente, con equilibrio. Lo incontriamo nel primo pomeriggio di ieri. Causa il maltempo che si è abbattuto a Mileto, con largo anticipo rispetto al previsto, la Vibonese è stata costretta a concludere gli allenamenti. Galfano ha concesso una mezza giornata di riposo ai
suoi. E noi ci soffermiamo con il fantasista sardo, che accetta di rispondere alle nostre domande. Emiliano Melis, nel rispondere, coniuga i verbi al plurale.
Preferisce parlare prevalentemente della squadra. E dice: «Non siamo noi che dobbiamo inseguire gli altri. Abbiamo un vantaggio importante sulla quint’ultima, e poi non bisogna dimenticare che mai in questa stagione siamo stati invischiati nella zona play out». Insomma, il concetto è abbastanza chiaro. «Il bilancio della
prima parte della stagione è positivo. Abbiamo, ancora oggi, un vantaggio importante sulla quintultima. Certo, gli ultimi risultati non sono stati positivi. Ma bisogna tener conto di alcune situazioni. Innanzi tutto – spiega – a gennaio è andato via qualcuno, altri sono arrivati perciò la squadra deve ritrovare il giusto amalgama. Poi, credo che con i campi pesanti la Vibonese faccia molto fatica, soprattutto in casa quando è costretta a fare la partita».
Insomma, ecco spiegato le ultime difficoltà che la squadra ha palesato soprattutto nell’ultimo periodo al Luigi Razza. «Penso che la Vibonese finora
abbia sbagliato solo una partita: quella casalinga contro il Melfi. Ma può succedere nel corso di una stagione che, ripeto, giudico positiva». Intanto, domenica la Vibonese farà visita all’Andria, per quello che si preannuncia come
un match arduo per i rossoblu. «Sarà una gara difficile. Certo. Ma non partiamo già battuti. Domenica incontreremo Mastrolilli da avversario? Peccato. Peccato nel senso che Mattia è un grande attaccante. Speriamo di dargli un dispiacere».

Antonino Schinella

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