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Restano in carcere i cinque braccianti agricoli romeni, Maricel Munteanu, di 33 anni, i fratelli Vasile e Varel Muresan, di 21 e 33, Paul Cristian Tarnavean (21) e Tiberiu Calin Lacatus (20), arrestati il 28 gennaio scorso a Cassano allo Jonio (Cosenza), con l’accusa di avere violentato una loro connazionale di 22 anni.
Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha rigettato, infatti, l’istanza di revoca dell’ordinanza di custodia cautelare che è stata emessa nei confronti dei cinque romeni su richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari (Cosenza). L’avvocato Antonio Marino, legale dei cinque romeni, che sono tutti incensurati e che rigettano le accuse, ha reso noto di avere depositato un atto d’indagine difensiva in cui sono riportate le dichiarazioni di un familiare di uno degli indagati secondo le quali quattro dei cinque arrestati, il giorno in cui fu commessa la violenza sessuale, erano al lavoro. «Continuerò le mie indagini – ha detto Marino – per dimostrare l’assoluta estraneità dei cinque braccianti romeni ai fatti loro contestati».

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