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I Carabinieri hanno fermato ieri sera due uomini, un marocchino e un rumeno, accusati da una donna rumena di violenza sessuale, percosse e sequestro di persona. È stata la donna, di 44 anni, a recarsi dai Carabinieri della stazione di Cosenza principale. La donna lavorava presso una famiglia di San Benedetto Ullano (CS), ma il 5 febbraio scorso sarebbe stata avvicinata, presso la stazione degli autobus di Cosenza, dal marocchino, ubriaco, che l’avrebbe costretta, sotto la minaccia di un coltello, a seguirla nella sua abitazione, un capannone fatiscente nel centro città. Qui avrebbe abusato di lei, trattenendola per più giorni.
In seguito, la donna e il marocchino sarebbero stati minacciati dal rumeno, soggetto anche ad un’ordinanza di espulsione, che avrebbe poi preteso di prendere con sè la donna, trattenendola a sua volta sotto un ponte del centro storico cittadino, lungo il fiume Crati, dove l’uomo dorme con il fratello, in una condizione di estremo degrado. Anche il rumeno avrebbe abusato della connazionale per più giorni. La donna sarebbe poi riuscita a scappare e ad avvisare i Carabinieri.
Il Maresciallo Cosimo Saponangelo, coaudiuvato dal luogotenente Cosimo Portulano, ha guidato nell’immediata una serrata operazione di ricerca in città, che ha portato in serata a rintracciare i due soggetti.
I due, che avrebbero fatto delle parziali ammissioni, sono stati portati nel carcere di Cosenza.

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