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Emergono contatti molto stretti tra la ‘ndrangheta della Locride e le organizzazione criminali napoletane, in particolare quelle operanti nella zona Nord della città campana.
Gli Strangio di San Luca avrebbero fatto affari d’oro con i partenopei, sin dai primi anni del 2000, in particolare per ciò che riguarda il traffico di stupefacenti: hashish e cocaina.
Dalle intercettazioni però è emersa anche una gran diffidenza nei grossi business. Ognuno si guardava bene le spalle. Lo scenario è venuto alla luce a seguito del blitz dei carabinieri scattato nel Napoletano all’alba di martedì e che ha portato la Dda a spiccare venti ordinanze di custodia cautelare.
Secondo gli investigatori al centro dell’intera operazione era un casertano. L’uomo chiave si chiama Martino Trotta.

2|10]Leggi l’articolo completo su “Il Quotidiano della Calabria”, oggi in edicola

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