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Sono diciassette i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dai Carabinieri stamani, in diverse regioni: Lombardia, Calabria e Campania. L’accusa nei confronti degli indagati è di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, alla tratta di esseri umani e alla falsificazione di documenti di identità e di soggiorno.
L’operazione denominata “Caronte”, ha individuato le fasi dell’attività del gruppo, composto da egiziani, marocchini e libici. I clandestini fatti arrivare in Italia, venivano impiegati come manodopera in aziende lombarde, attraverso società per il lavoro interinale collegate allo stesso gruppo.
In questo modo si riusciva a pseudo-regolarizzare gli immigrati con documenti falsifi o addirittura attraverso matrimoni fittizi che avvenivano con donne italiane.
Coinvolti anche altri paesi europei dove alcuni indagati, colpiti da mandato d’arresto europeo, sono già stati localizzati. Secondo gli inquirenti ci sarebbe stato un “sodalizio transnazionale» specializzato nel trasferimento di clandestini dalla Libia alle coste italiane, in particolare a Lampedusa e al loro successivo sfruttamento in Italia. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse su richiesta della Procura della Repubblica di Milano.

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