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“Il rapporto con la Calabria rimane assolutamente incancellabile nel senso che riguarda una delle ragioni di fondo del mio fare politica”. Così l’ex ministro ombra agli Interni, Marco Minniti, comincia la sua intervista rilasciata a “Il Quotidiano della Calabria”. Il suo è un excursus che va oltre l’amore per la Terra, ma un’analisi certosina della situazione che investe la Regione da molto tempo, troppo. E Minniti spende, quindi, una parola per tutti partendo dal premier Silvio Berlusconi. Del suo governo dice che “è marcatamente nordista”, mentre approva la nuova elezione di Dario Franceschini che definisce “forte perchè non ha chiesto consensi”. Un parere positivo il suo che lo porta a sbilanciarsi e ad essere ottimista sull’esito delle urne: “Credo che ci siano
tutte quante le potenzialità per vincere anche la sfida del consenso e, quindi, le elezioni”. E sul governatore Agazio Loiero non ha dubbi. “Bisogna unirsi a lui – ha dichiarato – nello sprint di fine legislatura”. In chiusura, inoltre, non si risparmia dal commentare l’ipotesi candidatura alle Regionali del 2010 avanzata dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti: “Lo stimo molto ma dietro il suo nome non c’è una linea”. Ma alla domanda se lui stesso pensa a candidarsi alla Regione Calabria è netto: «Io candidato alla Regione? No, farò solo l’allenatore – e rilancia – Ora pensiamo a vincere le elezioni europee e provinciali». Come a dire una cosa per volta. Minniti, inoltre, propone all’ Udc e alla sinistra radicale una nuova coalizione in favore di una “collassata” Calabria, un “progetto autonomista” che possa rilanciarla aprendo una nuova fase politica.

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