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La Camera ha approvato l’articolo 22 del disegno di legge sul federalismo fiscale che istituisce nove città metropolitane insieme a Roma Capitale. Tra queste anche Reggio Calabria assieme a Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli.
L’introduzione nell’elenco della città dello Stretto ha suscitato critiche nell’opposizione e in particolare dall’Idv: «Noi diciamo no a nuovi sprechi», ha detto in Aula Antonio Borghesi, «il Sud non ha bisogno di una vecchia politica».
Secondo Italo Bocchino del Pdl, la scelta è corretta, anche in vista della creazione di un’Area dello Stretto che comprenda Reggio Calabria e, sulla sponda siciliana, Messina. «In questo modo – ha detto Bocchino – si potrà garantire alle due province quella continuità territoriale che fino a oggi non siamo riusciti a garantire».
Dura la replica di Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc: «Si è aperto il mercato delle aree metropolitane». Invece di un «federalismo che deve bloccare le spese finisce per essere uin federalismo accentrato sul mercato oggi delle aree metropolitane, domani delle Province che non si aboliscono».
Via libera dell’aula anche all’articolo 21 che prevede perequazione infrastrutturale. In particolare si dispone la ricognizione degli interventi necessari, nelle aree sottoutilizzate, per ciò che riguarda la rete stradale, autostradale e ferroviaria; la rete fognaria; la rete idrica, elettrica e di trasporto e distribuzione del gas; le strutture portuali ed aeroportuali; le strutture sanitarie, assistenziali e scolastiche.
Gli interventi infrastrutturali saranno inseriti nel Programma delle infrastrutture strategiche.

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