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Su richiesta dei sindacati confederali, si è svolto alla Provincia di Vibo, il programmato incontro tra l’Amministrazione ed i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per formalizzare al Ministero del Lavoro la richiesta di proroga della mobilità per il 2009 a favore dei lavoratori dell’ex Nostromo.
Presenti gli assessori alle Attività produttive Paolo Barbieri e alle Politiche del lavoro Michelangelo Mirabello, mentre per i sindacati confederali erano rappresentati da Bruno Costa (Flai Cgil), Bruno La Fortuna (Fai Cisl) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil). All’incontro anche il rappresentante dell’azienda, il presidente e l’amministratore delegato della società Vibo Sviluppo.
Nel corso dell’incontro è stato siglato un accordo siglato che richiama, nelle premesse, l’impegno a suo tempo assunto dall’azienda per la graduale riassunzione di tutti i lavoratori interessati, in funzione dello sviluppo del processo produttivo dello stabilimento.
Per i sindacati ci sarebbero tutti i presupposti normativi affinchè il ministero conceda la proroga della mobilità. Da qui la richiesta formale per la proroga del trattamento di mobilità fino al 31 dicembre 2009.
L’accordo prevede anche che le parti si impegnino ad attivare ogni iniziativa ritenuta utile al fine di vigilare sul rispetto degli impegni che l’impresa ha dichiarato di assumere.
La richiesta di proroga riguarda 29 lavoratori che si trovano in mobilità dal 2001 ed in merito i sindacati hanno reso noto di aver già chiesto all’ex Nostromo un incontro per venerdì prossimo, nel corso del quale verrà chiesta la riassunzione di tutti i lavoratori in mobilità.
Sull’esito dell’incontro positivo, gli assessori Barbieri e Mirabello hanno dichiarato: «In una situazione di crisi generale e conclamata, che diventa ancora più grave in un territorio come quello vibonese che deve scontare anni di disattenzione e di emarginazione, ogni speranza di riscatto e di sviluppo passa obbligatoriamente attraverso l’azione sinergica di tutti i soggetti istituzionali, sindacali e datoriali attivi sul territorio. E la Provincia, come sempre, è in prima fila nel promuovere la concertazione, affinchè vengano adottate soluzioni e strategie condivise».

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