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di EMANUELA IENTILE
“In questa nazione senza memoria capita che i grandi finiscano nel dimenticatoio”. La frase campeggiava ieri in testa al manifesto col quale l’Amministrazione Comunale di Sant’Agata del Bianco, paese natale di Saverio Strati, annunciava la convocazione del civico consesso, in seduta straordinaria ed aperta, per aderire all’iniziativa con la quale il nostro giornale ha proposto che il Governo riconosca allo scrittore calabrese il vitalizio previsto dalla “Legge Bacchelli”.
Un “atto d’amore a Saverio Strati” precisava il manifesto che sottolineava come lo scrittore, “nato nel nostropaese”, abbia “con le sue opere contribuito in modo decisivo alla crescita culturale e sociale della nostra terra”.
Come avvenuto la sera prima nella vicina Casignana, anche al Consiglio Comunale di Sant’Agata del Bianco, presieduto dal sindaco, Giuseppe Strangio, insieme con la nipote dello scrittore, Palma Comandè, hanno presenziato esponenti del mondo della cultura, amministratori comunali, della Comunità Montana e del Parco d’Aspromonte, delegazioni di scolari, rappresentanti della “Fondazione Corrado Alvaro” e, in rappresentanza dell’Assessorato Regionale alla Cultura, il funzionario Antonio Menotti.
«Sant’Agata del Bianco non ha mai dimenticato il suo figlio più illustre», ha sottolineato il sindaco Strangio introducendo i lavori. Il primo cittadino ha riferito che l’Amministrazione Comunale si è adoperata per «trovare soluzioni che vadano oltre il semplice riconoscimento di un vitalizio e che consentano all’uomo, prima ancora che allo scrittore, di continuare a vivere con le proprie forze e le proprie risorse».
Insieme col presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano, Strangio ha predisposto un piano d’intervento «che tenga conto delle aspettative naturali ed intellettuali di Saverio Strati» e che preveda la ristampa delle sue
opere, la pubblicazione di quelle indite, l’intitolazione a Strati della costruenda “Casa del Parco” – a Sant’Agata del Bianco – l’istituzione di un Centro per lo studio e la promozione delle opere del narratore santagatese in tutte le scuole della Calabria.
Adesioni al Consiglio Comunale sono giunte da parte del presidente della Regione, Agazio Loiero, dell’assessore provinciale alla Cultura, Santo Gioffrè, dei presidenti del Comitato e dell’Assemblea dei sindaci della Locride, Salvatore Galluzzo e Sisinio Zito. Durante la seduta consiliare è stato ricordato che «Saverio Strati ha fatto conoscere questo piccolo paesino sperduto (Sant’Agata del Bianco) all’Italia ed al mondo intero, ha dato lustro non solo ai calabresi ma a tutti gli italiani in quanto, anche se è stato dimenticato dall’editoria italiana, continua ad essere tradotto all’estero in moltissime lingue».
Secondo il sindaco Strangio «applicare la legge Bacchelli in favore di Strati è un dovere per lo Stato Italiano». Accanto alle preannunciate iniziative, il Comune di Sant’Agata «si impegnerà a riconoscere allo scrittore la dovuta attenzione e provvederà quanto prima a fare il possibile per far tornare al paese natale l’illustre concittadino mettendo a disposizione un’abitazione dignitosa e quant’altro necessario per far decollare il progetto di rinascita culturale della sua opera».
I lavori del civico consesso hanno registrato, tra gli altri, gli interventi dell’assessore comunale alla Cultura, Scarfone, del dirigente scolastico di San Luca, Nucera, dei sindaci di San Luca e Casignana, Giorgi e Crinò, del presidente della Comunità Montana “Limina-Stilaro”, Imperitura, del dirigente regionale Menotti e della nipote dello scrittore, Comandè. Le conclusioni sono state tratte dal critico letterario Pasquino Crupi.

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