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I Carabinieri hanno arrestato ieri sera Luca Cosimo Spagnolo, 35 anni, di Bivongi, ritenuto responsabile del reato di stalking.
L’uomo sarebbe stato sorpreso mentre molestava, con violenza, la sua ex moglie di 25 anni, dalla quale si era legalmente separato più di anno fa.
Una vicenda dura e complessa, ricostruita dagli inquirenti, iniziata più di un anno fa, quando l’uomo ha lasciato la moglie e i suoi tre figli minorenni, per intraprendere una nuova relazione con una giovane, trasferendosi anche a Roma. Secondo le ricostruzioni, la nuova relazione non lo rendeva più “soddisfatto”. Da qui la decisione dell’uomo di tentare nuovamente di riallacciare i rapporti con la moglie che però avrebbe negato a quest’ultimo una riconciliazione. Dopo aver provato a far desistere la moglie dall’intenzione di separarsi, avrebbe inizialmente cercato di riconquistarla in modo gentile. Ma dato il rifiuto della donna, con il passare del tempo, le sue attenzioni sarebbero diventate sempre più insistenti, fino al punto di diventare oppressive e morbose.
La 25enne, nel corso del 2008, ha trovato il coraggio di denunciare il marito per maltrattamenti in famiglia perchè, anche in presenza dei figli minori, più volte l’avrebbe picchiata e minacciata. Inoltre, negli ultimi tempi avrebbe mostrato anche una violenta gelosia accusando la donna di intrattenere diverse relazioni sentimentali e di essere divenuta la causa della fine della loro storia. Spagnuolo è anche accusato di minacce e molestie telefoniche, in uquanto avrebbe per mesi, perseguitato la donna sul suo telefonino con la scusa di parlare con i propri figli.
Nella tarda serata di ieri per l’ennesima volta, Spagnolo, col pretesto di vedere i figli, si è recato a Pazzano, nell’abitazione della moglie per aggredirla, dapprima verbalmente, per poi passare alle mani.
La donna ha avvertito i Carabinieri che giunti sul posto, dopo aver soccorso la donna sono riusciti a bloccare l’ex marito, che è stato anche perquisito. I militari lo hanno trovato in possesso di un coltello di genere proibito, dalla lama di 10 cm. L’uomo è stato poi portato nel carcere di Locri.

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