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di FRANCESCO PAOLILLO
L’investitura sarebbe arrivata direttamente dal premier Silvio Berlusconi: Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria, sarà il coordinatore regionale del Popolo delle libertà. Per il momento, quindi, l’inquilino di Palazzo San Giorgio pare sia in testa nella corsa alla leadership del partito calabrese contesa con Michele Traversa, altra figura di spicco della fu Alleanza nazionale, oggi deputato a Montecitorio e, fino all’anno scorso, presidente della Provincia di Catanzaro. Insomma, mentre dal palco della Fiera di Roma, dove si sta svolgendo il congresso fondativo del Pdl, Berlusconi parla dell’importanza dei giovani per il futuro del Paese, proprio un quarantenne potrebbe guidare le sorti del partito ad un anno dalle elezioni regionali. Scopelliti, preso com’è dal congresso, pensa solo a preparare l’intervento che oggi, quando da poco saranno passate le 9 e 30, lo vedrà protagonista di fronte ai sei mila delegati piddiellini nella capitale. Non si sbottona, non rilascia commenti, non conferma né smentisce la possibilità che sia lui a dettare l’agenda politica del Pdl da qui ai prossimi appuntamenti: «Io coordinatore? Non so, vedremo dopo il congresso».
Ma non è affatto un’eventualità remota. Solo due giorni fa, il sindaco reggino ha convocato i colleghi i maggioranza in una riunione organizzata nei saloni del Palazzo comunale. Argomento? Nemmeno a dirlo: la possibilità che sia lui a coordinare il Pdl calabrese. Nel faccia a faccia con gli alleati, Giuseppe Scopelliti è stato schietto. Senza fronzoli, infatti, ha messo al corrente consiglieri comunali ed assessori sulle ultime novità. Ha chiesto loro consigli, si è confrontato a 360 gradi per tastare il polso della situazione e recepire l’umore della sua squadra davanti ad uno scenario fino a ieri improbabile.
Le raccomandazioni, però, sono andate tutte in una direzione: «La questione è allettante, ma fai attenzione».
I timori del centrodestra reggino, infatti, sono per un’altra grande chance che il sindaco potrebbe giocarsi da qui a poco: la candidatura a Governatore. Così, c’è chi sospetta che dietro la proposta di Berlusconi si possa nascondere un “trappolone”. Il rischio avvertito sta nel fatto che tante e tante cose si stanno concentrando sulla persona del sindaco e sulla sua amministrazione.
Dall’accordo che lega Reggio e Milano per l’Expo 2015, all’ultimo, importantissimo, riconoscimento di Reggio città metropolitana, fino, appunto, alla possibilità che possa diventare coordinatore del Pdl in Calabria. L’equazione porta al vecchio andazzo del troppo che “stroppia”. Dunque, davanti ad una mole consistente di riconoscimenti ed incarichi, qualcuno, fra Catanzaro o
Cosenza, potrebbe sollevare rivendicazioni particolari in vista delle regionali del 2010. Scopelliti, si sa, è fra i papabili candidati al timone della coalizione. Lui si è detto pronto. Viene da una vittoria elettorale che gli ha consegnato il 70% dei consensi in città e, nelle classifiche di gradimento, si piazza sempre al primo posto in Italia. E quella politica come arte dell’impossibile tanto decantata, in passato, dall’ex sottosegretario Gigi Meduri, potrebbe stravolgere i piani che, qualcuno, stava già disegnando nella città dello Stretto.
La prossima settimana, in ogni modo, il presidente del consiglio Berlusconi dovrebbe ufficialmente sciogliere il nodo. Un’investitura che potrebbe diradare ogni nube anche sui progetti futuri del Pdl calabrese.

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