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«Loiero, fosse un Governatore di centrodestra, lo prenderei a calci nel sedere».
E’ il consiglio che il sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, ha dato agli uomini del centrosinistra di fronte «all’incredibile silenzio del presidente della giunta regionale dopo il riconoscimento di Reggio città metropolitana».
Parole pesanti che raccolgono le critiche da tutta la regione. Il primo a replicare è lo stesso Agazio Loiero.
«Il linguaggio – dice il governatore – è un elemento non secondario della vita degli uomini. Sia il linguaggio intenzionale, sia quello inintenzionale, quello che sgorga dagli abissi dell’istinto senza alcun filtro della civiltà e della ragione. Il linguaggio di Scopelliti, secondo me, fa parte della seconda categoria». «Capisco le sue radici ideologiche – prosegue Loiero – ma da sole non sono tuttavia sufficienti a spiegare tanta violenza, perchè conosco tante persone che hanno la sua stessa matrice culturale, ma sono miti e civili. Quella violenza, evidentemente, va rinvenuta in una parte minoritaria della società calabrese che la pratica in forma sistematica». Secondo il presidente Loiero «è ancora più grave che tutto si sia consumato nel corso di un Consiglio comunale. Le istituzioni sono nate proprio per dirimere i conflitti, non per farli tralignare in violenza. Questa, almeno, è la certezza di chi ha fede democratica e non antepone l’interesse di parte al bene della collettività. Ma ciò ben si inquadra in una campagna contro la mia persona. C’è, per esempio, un gruppo su Facebook, alimentato da persone non lontane dal sindaco di Reggio, che mi raffigura con un cappio al collo. Sono tra l’altro esterrefatto – dice ancora Loiero – che tutto sia avvenuto il giorno dopo la firma di un accordo con un gruppo industriale che porterà mille posti di lavoro nell’area di Saline Ioniche. Dal sindaco della città capoluogo mi sarei aspettato un ringraziamento perchè in tempi di crisi globale un investimento così nella provincia è ancor più importante». «Mi domando – conclude il presidente della Regione -perchè il sindaco di Reggio sia così nervoso dopo tutti gli spot a suo favore della Lega, di Calderoli e dello stesso Berlusconi».
Critica Scopelliti anche il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio: «Un rappresentante istituzionale, sindaco di una città importante come Reggio, non può usare espressioni come quelle usate nei confronti del Governatore della Calabria da Peppe Scopelliti, da cui nè il centrosinistra nè il presidente Loiero hanno da imparare alcunchè. Ritenevo che il linguaggio da trivio – prosegue Oliverio – espressione di un localismo esasperato di cui la Calabria, a partire dalla città di Reggio, ha pagato un caro prezzo fosse stato definitivamente messo alle spalle. Constato, invece, non senza preoccupazioni, rigurgiti di una cultura che rischia di alimentare oggettivamente vandee localistiche che non portano da nessuna parte e che sono espressione di una debolezza di pensiero che tende a coprirsi ricorrendo alla riproposizione di vecchi, consunti e falliti ricorsi alle campane del localismo». «La città di Reggio – prosegue Oliverio – ha una storia nobile, grandi tradizioni, costituisce uno dei punti di forza della Calabria e, come tale, non può essere utilizzata per rinfocolare polemiche e divisioni. Le istituzioni calabresi devono compiere ogni sforzo unitario per affermare, attraverso un confronto franco ma rispettoso, la necessaria coesione per rendere più forte questa terra e più incisivo il suo peso specifico nel rapporto con l’intero Paese, in particolare in questo momento, in cui le spinte egoistiche nel nord e nelle aree forti rischiano di determinare una nuova fase di marginalizzazione e di indebolimento del Mezzogiorno e della Calabria, sotto il manto del federalismo».
Dura replica al sindaco di Reggio anche dalla segreteria regionale di Italia dei Valori: «Sulla scia dei giudizi sommari di Bocchino, il sindaco Scopelliti ha continuato l’attacco politico al partito di Italia dei Valori e al suo segretario Aurelio Misiti sull’Area Metropolitana di Reggio Calabria, trasformando il Consiglio comunale in una specie di tribunale contro chi non si è mostrato d’accordo con lui. Il linguaggio scurrile verso il presidente Loiero e lo stravolgimento del significato dell’emendamento e dell’ordine del giorno Misiti, quest’ultimo accettato dal Governo, che indicano chiaramente come obiettivo la Città Metropolitana dello Stretto, dimostrano che egli ha cominciato la sua campagna elettorale per la regione fondandola sullo scontro tipo “boia chi molla” tra la città di Reggio e il resto della regione. Il sindaco evidentemente ha bisogno di tenere sotto traccia i gravissimi problemi di Reggio e della sua amministrazione, sull’orlo del dissesto finanziario. Siamo preoccupati per questo e vorremmo invece che un primo obiettivo raggiunto dalla città fosse valorizzato da tutti, indipendentemente dal colore politico».
«Le dichiarazioni di Scopelliti – aggiunge il consigliere regionale Demetrio Battaglia – alimentano un clima pericoloso». «Se ritengo legittime le differenzazioni politiche e la diversità di vedute su alcuni temi, diventa un problema quando la polemica travalica i confini del confronto soprattutto all’interno delle Istituzioni e tra le Istituzioni». «Questo – sostiene Battaglia – è un clima da condannare che non aiuta certo a fare avanzare la società calabrese e rischia di indebolire e isolare la città di Reggio Calabria e la stessa Area Metropolitana. Le divaricazioni ci sono e ci stanno, ma vanno risolte attraverso una sintesi politica e non certo con polemiche fatte in questi termini. Tra l’altro questo clima può diventare pericoloso in una Regione come la Calabria se si aggiunge ad altre iniziative come ad esempio l’indecoroso ‘gruppo” creato su Facebook che raffigura iLoiero con un cappio al collo».
«Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, forse incosciamente, con la sua strana e poco ortodossa esternazione, effettuata nel corso dei lavori del Consiglio Comunale della sua città, nei confronti del Governatore Agazio Loiero, si è dichiarato, imprudentemente, primo firmatario di una nuova «stagione di veleni» per la Calabria. Franco Cavallaro, segretario nazionale della Cisal, nel corso del consiglio nazionale della Fnasla Cisal in corso di svolgimento a Vibo Valentia, così giudica l’uscita del sindaco Scopelliti, porgendo la propria solidarietà e quella della Confederazione di viale Giulio Cesare a Roma.

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