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di FRANCESCO TIZIANO
Erano destinate ai bambini di Reggio Calabria quelle uova di cioccolata sequestrate dai carabinieri del Nas, gli esperti del nucleo antisofisticazioni. Ben duemila uova, tutte già confezionate in coloratissima carta regalo, con all’interno regali sorprese tra i più vari, sono state sequestrate nel quadro di un blitz dell’Arma sul rispetto della salute pubblica. In una fabbrica-deposito del rione Modena, nel cuore di Reggio-Sud, i carabinieri hanno individuato il “carico” di uova, per complessivi seicento chilogrammi, conservato all’interno di una struttura tenuta di pessime condizioni igienico-sanitarie e priva delle autorizzazioni necessarie. Ed in aggiunta il titolare del laboratorio, P.C., reggino, non ha saputo fornire alcuna spiegazione sui criteri di preparazione delle uova di cioccolata, disattendo ogni minima norma di legge sulla tutela della salute pubblica. Elementi sufficienti per i carabinieri per apporre i sigilli al laboratorio e sequestrare le duemila confezioni pasquali. L’ispezione dei carabinieri del Nas si è estesa anche ad alcuni punti vendita forniti dal laboratorio fuorilegge del rione Modena. Il titolare del laboratorio è stato segnalato all’autorità giudiziaria. L’operazione dei militari del Nas a Reggio Calabria rientra in un’attività ad ampio raggio svolta dal Comando carabinieri per la tutela della salute, che ha predisposto una serie di verifiche in campo nazionale sulla produzione e distribuzione delle uova di cioccolato, colombe ed altri prodotti alimentari caratteristici delle festività pasquali per fine di tutelare la salute dei consumatori. I controlli hanno riguardato tutta la filiera produttiva, dagli stabilimenti di produzione ai magazzini di distribuzione all’ingrosso, supermercati, laboratori e rivenditori al dettaglio. Con Reggio Calabria che registra l’episodio più eclatante di frode ai danni del consumatore.

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