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Nuova odissea per gli utenti calabresi che viaggiano in treno. Una situazione di grave disagio si è verificata a Grisolia, in provincia di Cosenza, dove alcuni passeggeri di un Intercity proveniente da Reggio Calabria, transitato e poi partito da Paola, sono stati costretti a scendere per un guasto alla locomotrice. Dal racconto delle persone che hanno vissuto l’ennesima odissea “ferroviaria” emerge soprattutto la rabbia.
La vicenda sarebbe iniziata intorno alle 11.30 di questa mattina. A Cosenza era atteso l’Intercity delle 11.10 proveniente da Crotone, arrivato nella stazione della città dei bruzi con un ritardo di circa trenta minuti. Una volta a Paola, il convoglio di pochi vagoni è stato agganciato ad un treno proveniente da Reggio, per poi ripartire con destinazione Roma Termini.
Lo stesso treno però, che conta circa 200 passeggeri, si è fermato a Grisolia, per via di un guasto alla locomotrice. E così, dalle 13.15 circa, i passeggeri sono stati fatti scendere alla stazione di Grisolia in attesa che una nuova locomotrice partisse da Paola per arrivare prima fino a Scalea, e poi invertire il binario e tornare a prendere gli “infuriati” passeggeri dell’Intercity 536, che nel frattempo, hanno accumulato un notevole ritardo. La corsa del treno è ripresa soltanto intorno alle 15.30.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per sedare gli animi degli utenti, i quali hanno lamentato di aver pagato un prezzo del biglietto abbastanza cospicuo, rispetto alla qualità del servizio offerto.
Il capotreno ha fornito tempestivamente spiegazioni ai passeggeri indignati, ma con scarsi risultati dal punto di vista dell’efficienza. Il treno infatti, sarebbe dovuto arrivare alla stazione di Napoli centrale alle ore 15:12, mentre alle 14:40, l’utenza si trovava ancora ferma alla stazione di Grisolia in attesa che la locomotrice facesse il suo percorso fino a Scalea e tornasse quindi indietro a prenderli.
Una vera odissea per qusti passegeri, qualcuno di questi in grosse difficoltà soprattutto perché a causa del ritardo perderà le previste coincidenze; tra questi un signore sarebbe dovuto arrivare in Austria per un controllo medico, e forse a causa del notevole ritardo sarà costretto a rimandare la propria visita. Resta alta la rabbia delle persone che si sono trovate ferme per ore e che “nonostante – ha spiegato una donna – abbiamo pagato un biglietto di ben 39,50 per un treno in pessime condizioni, dobbiamo sopportare una situazione del genere, soprattutto in Calabria, dove i pochi treni rimasti sono solo Intercity, vecchi, usurati al contrario dei convogli “Eurostar” quasi totalmente assenti”.

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