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Lo hanno trovato gli agenti della Polizia Stradale dopo una segnalazione di un automobilista di passaggio. In quella auto parcheggiata in una piazzola di sosta, sulla corsia Nord dell’A3, subito dopo la galleria di Cosenza, Giuseppe Perfetti era riverso su se stesso. Si è sparato un colpo di pistola calibro 7,65 alla testa. Vicino al corpo, nella sua Lancia Y, un biglietto di saluti per i familiari.
Aveva 52 anni ed era noto in città per aver gestito l’edicola del padre. Anche se l’ipotesi suicidio sembra accertata, il pm del Tribunale di Cosenza, Claudio Curreli, ha disposto una indagine. Deve essere chiarita, infatti, la provenienza dell’arma utilizzata. Si tratta di una pistola Beretta 765, con la matricola abrasa. Sul posto, subito dopo la scoperta fatta dalla Polstrada, sono giunti gli investigatori della Squadra Mobile e gli operai dell’Anas. I primi per i rilievi investigativi, i secondi per consentire alle forze dell’ordine di
operare. I poliziotti hanno trovato il 52enne morto al posto di guida, con il finestrino in frantumi. L’uomo si è ucciso sparandosi alla tempia destra.
Il proiettile, fuoriuscito dalla parte opposta, ha attraversato il vetro, finendo la propria corsa poco distante sull’asfalto. Indaga la Squadra Mobile. Secondo i primi accertamenti, Perfetti, sarebbe stato spinto al gesto estremo, da una difficile situazione economica.

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