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Tiene l’inchiesta della Procura su alcune consulenze esterne nel settore delle opere acquedottistiche della Regione Calabria. Il rinvio a giudizio arriva parzialmente per tre dei cinque dirigenti finiti sotto accusa. A pronunciarsi è stato il gup Antonio Giglio, con un’ordinanza che lascia in piedi solo alcuni capi di imputazione legati alla presunta truffa ricostruita in aula dal pm Alessia Miele.
Il totale proscioglimento è arrivato per Giuseppe Tortorella, 64enne di Villa
San Giovanni, quale dirigente di settore pro tempore della Ragioneria della Regione ed ed Elisabetta Vivaldi, funzionario del settore Ragioneria. Il processo,
che inizierà il prossimo 8 luglio, è stato invece disposto a carico di Tommaso Laporta, 56enne di Botricello, coinvolto nella sua qualità di responsabile del
procedimento del dipartimento Lavori pubblici ed Acque della Regione Calabria (relativamente agli anni dal 2001 al 2004), di Carmelo Salvino, 55enne di Rogliano
(Cs), dirigente di settore pro tempore dello stesso dipartimento, e di Domenico
Barrile, 64enne di Patti (Me), responsabile del procedimento del dipartimento Lavori pubblici e Acque della Regione (relativamente all’anno 2000), difesi dagli avvocati.
Contro Barrile l’accusa di truffa rispetto alle procedure espropriative, con incarichi che sarebbero stati affidati a più professionisti, pur essendo già
compresi nei capitolati speciali d’appalto e posti a carico delle ditte aggiudicatarie.

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