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La prossima riunione del consiglio regionale è fissata per giovedì per approvare i provvedimenti sul piano di rientro dal debito storico 2001-2007.
Ieri il presidente Loiero ha relazionato ampiamente su quanto è accaduto negli ultimi mesi spiegando nel dettaglio anche le iniziative prese dal dipartimento.
La giornata è iniziata con una verifica politica del gruppo del Pd alla presenza del segretario regionale Marco Minniti, durata oltre tre ore, durante la quale
non sono mancati toni accesi. La richiesta arrivata da più parti e rivolta a Loiero è di una legge chiara sugli interventi da adottare per il piano di rientro a partire dall’esatta consistenza del debito, fino alla copertura.
Alla fine la proposta è stata accolta con il ritiro e una nuova modulazione del provvedimento che andrà in aula la prossima settimana.
Alla riunione dovevano partecipare anche il direttore generale del dipartimento salute Andrea Guerzoni e due tecnici dell’Advisor Kpmg, ma così non è stato.
Nel pomeriggio i tecnici si sono intrattenuti a lungo con il capogruppo del Pd Nicola Adamo che è stato il più intransigente nei confronti del presidente nel corso della riunione. Guerzoni ha chiarito ai consiglieri regionali il grave caso dello scambio della delibera da lui materialmente scritta sul regolamento degli accreditamenti e trasmessa alla giunta. Un caso costato il posto al dirigente che materialmente ha trasmesso la delibera sbagliata con il trasferimento ad altro incarico.
Il presidente Loiero ha chiarito anche il senso politico della proposta di legge che ora sarà rimodulata: «Non vengo qui a chiedere una delega. Se avessi potuto nominare un assessore lo avrei fatto, ma da Roma dicono che devo essere io ad impegnarmi al tavolo ministeriale».
Il governatore ha anche reso nota la volontà del governo nazionale di avere un interlocutore capace di prendere decisioni in tempi opportuni. «Vogliono un interlocutore istituzionale non smentibile».
Per quanto riguarda la sanità, sul fronte degli investimenti, Loiero ha ribadito la ferma volontà di chiudere alcuni piccoli ospedali che saranno riconvertiti in case della salute al cui interno «lavoreranno almeno 15 medici».
Case della salute che saranno attrezzate di moderne tecnologie diagnostiche per evitare liste di attesa negli ospedali. Inoltre ha aggiunto che l’iter per la costruzione dei quattro nuovi ospedali va avanti e a breve sarà pubblicato il bando per quello della Sibaritide e di Vibo Valentia.
Per quanto riguarda il debito, Loiero ha parlato in aula di 2.2 miliardi di euro tra il 2001 e il 2007 per l’80% pari a 1,7 miliardi tutti attribuibili alla passata legislatura, anche se l’esposizione debitoria netta è di 1,7 miliardi perchè la Regione vanta crediti dallo stato per circa 500 milioni di euro.

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