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La Vigor Lamezia ha tentato tutto contro il Gela che però vince per tre a uno la gara, con una differenza di valori in campo evidente. Poteva andare peggio alla Vigor. La retrocessione è stata l’inevitabile conseguenza di una annata piena di errori e anche sfortuna.
Al Presti si è svolta dunque una partita priva di emozioni. Il pubblico si diverte soltanto quando il Gela va in gol. Lo fa tre volte, ma è stato a tutti chiaro che la squadra di Cosco non ha voluto forzare i ritmi, pensando ai play off e rispettando un giovane avversario. Ai calabresi l’onore delle armi con un organico zeppo di giovani di belle speranze. In campo quattro diciottenni, tre ventenni e pochi giocatori d’esperienza a far da chioccia in queste ultime gare in Seconda divisione.
Trascorrono 52 secondi dal fischio d’inizio quando Unniemi innesca Iannini in verticale. Il centrocampista pennella per la testa di Franciel che beffa il diciottenne Forte. Al 10’ azione corale del Gela con una serie di passaggi che portano alla conclusione Alessandrì dall’altezza del dischetto di rigore: un difensore neroverde ci mette una pezza con un intervento decisivo. Dopo un minuto Manca, il migliore della Vigor, scalda i guanti a Cecere con una conclusione velenosa. Il raddoppio al 24’ sembra l’azione fotocopia del primo gol. Cambiano però i protagonisti. Il cross è di Ambrosecchia, l’inzuccata vincente di Pasquale Esposito, che nell’impeto anticipa anche Franciel.
Il ritmo si abbassa e la Vigor ne approfitta. Manca fa le prove del gol al 29’, quando schiaccia di testa un pallone invitante dalla destra. Ma dopo sei minuti la rete arriva. Fa tutto l’attaccante neroverde, girandosi e piazzando il pallone
nell’angolo basso alla destra di un immobile Cecere. Tutto qui il primo tempo.
Nella ripresa il Gela pensa a dosare le forze in vista dei prossimi impegni.
Tra l’altro dopo appena 15 secondi Franciel mette in cassaforte il risultato segnando il quindicesimo gol sul cross di Unniemi.
La partita cala di tono e la gara scivola via senza altri sussulti. Finisce con
gli applausi per tutti. Per il Gela che da ieri sera è matematicamente secondo, e per i neroverdi, che ringraziano quei sei coraggiosi tifosi che hanno seguito la squadra sino in Sicilia per contestare la società e incoraggiare i giocatori.

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