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Termini Imerese, San Nicola di Melfi o Pomigliano d’Arco. Uno di questi tre stabilimenti Fiat del Sud Italia rischia la chiusura. L’altro è al Nord.
A rivelare la notizia il quotidiano economico tedesco Handelsblatt.
La chiusra dei due stabilimenti rientrebbe nel piano della Fiat per acquisire la Opel. Una strategia che vede la chiusura o il ridimensionamento di diverse fabbriche in tutta Europa. In Italia “una nel nord e un’altra nel sud”. Lo scrive oggi il quotidiano economico tedesco Handelsblatt. La Fiat non commenta le indiscrezioni.
Nel cosiddetto “progetto Phoenix”, un piano datato maggio composto di 46 pagine, “Fiat prevede di chiudere anche propri stabilimenti; nell’elenco vi sono un impianto in nord italia e uno nel sud”. Fra le fabbriche che potrebbero “potenzialmente essere chiuse” in Germania c’è quella di Kaiserslautern. Ridimensionati gli impianti di Ruesselsheim e Bochum.
Subiranno tagli anche gli impianti di Saragoza in Spagna, Trollhaettan in Svezia, Anversa in Belgio, e forse anche quelli di Luton in Inghilterra e Graz in Austria. Non dovrebbero essere invece interessati dal piano di ristrutturazione i siti in Francia, Polonia, Grecia e Serbia.
Non si tratterebbe quindi del piano intitolato ‘Project Football’, del mese scorso, che questa settimana era stato attribuito alla Fiat dal quotidiano Faz e che il Lingotto aveva smentito. Il documento ‘Project Football’, secondo la Faz, prevedeva la chiusura di 10 impianti in Europa, inclusi quelli di Pomigliano e Termini Imerese.
Nel frattempo il governo tedesco sta preparando
un piano d’emergenza per la Opel contro un’eventuale insolvenza della casa madre Americana General Motors. Secondo il quotidiano Financial Times Deutschland nella sua edizione online, l’esecutivo pensa ad “aiuti di breve periodo” sotto forma di iniezioni di “liquidità”

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