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Di ROSSELLA MONTEMURRO Di solito non si torna mai “sul luogo del delitto”.
Eppure, potrebbe essere uno dei due rapinatori che il 21 settembre 2007 portò a segno un colpo nella stesso Ufficio postale, in via Paradiso, l’uomo che ieri dopo aver minacciato gli impiegati con una pistola (non si sa se si tratta di un’arma giocattolo) si è fatto consegnare il denaro contenuto in due delle quattro casse, circa 4000 euro.
Sono in corso indagini della Squadra Mobile della questura per identificare il rapinatore.
Dopo aver effettuato rilievi tecnici all’interno dell’Ufficio, la polizia sta visionando le immagini riprese ieri dalle videocamere delle Poste. I filmati, inoltre, sono stati comparati con quelli di un anno e mezzo fa quando due ragazzi, nello stesso Ufficio postale, armati di un taglierino, minacciarono i tre impiegati facendosi consegnare tutto il denaro disponibile in cassa, circa 5000 euro.
Anche ieri, come accadde nel 2007, l’uomo, con il viso parzialmente coperto (indossava occhiali da sole e una felpa con cappuccio) è fuggito a piedi per raggiungere probabilmente nei vicoli adiacenti l’Ufficio Postale, un’auto o una moto.
Ad agevolare la fuga, la zona particolarmente decentrata in cui è ubicato l’Ufficio.
Tenendo presente, poi che proprio nel rione Agna, ben cinque incroci in direzione Montescaglioso permettono, sia in entrata sia in uscita, di eludere il sistema videosorveglianza, il rapinatore ha fatto perdere le sue tracce con relativa tranquillità.
Al momento della rapina, nell’Ufficio postale c’erano una decina di persone, tra dipendenti e clienti.
Due signore, alla vista dell’uomo con l’arma in pugno, si sono sentite male. Per loro, sono state necessarie le cure dei sanitari del 118.

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