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di ROSSELLA MONTEMURRO
Un sound scatenato, un concerto estremamente rock, dove per ogni brano c’è sempre uno slogan da far cantare al pubblico. E la gente, minuto per minuto, si lascia coinvolgere dall’iperattività di Giuseppe Povia. Il cantautore, secondo classificato nell’ultima edizione del Festival di Sanremo con la discussa “Luca era gay”, sarà domenica prossima alle 21,30 nella piazza centrale di San Cataldo.
In scaletta tutti i brani del nuovo disco, “Centravanti di mestiere”, più un medley delle canzoni dei cd precedenti (“Evviva i pazzi” e “La storia continua… La tavola rotonda”). Immancabili, i cartelli con quella che Povia definisce “la morale”, dopo ogni brano: cartelli appesi sullo sfondo del palcoscenico che, a fine concerto, presentano un discorso unico.
Alle spalle del cantautore e dei sette ragazzi della band (batteria, basso, due chitarre, tastiere e c’è anche Monya Russo, la cantante che ha accompagnato Povia a Sanremo), sul palco, due maxi schermi con le immagini che evocano ogni pezzo. E poi, una scala al centro del palcoscenico, che permette al cantautore di raggiungere il suo pubblico.
“Vado in mezzo alla gente e la porto con me sul palco a ballare”, afferma Povia.
Novità assoluta del tour estivo, è lo spazio: www.liveinweb.net nato per dare la possibilità al pubblico di seguire i live del cantautore in maniera unica attraverso lo streaming. Il sito permette infatti a coloro che sono in possesso del cd originale “Centravanti di mestiere” di accedere non solo alla visione in diretta dei concerti di Povia ma anche al book di immagini e filmati inediti in continuo aggiornamento.
Un successo inaspettato?
“No, me l’aspettavo. Non mi aspettavo, invece, che la gente mi facesse arrivare secondo a Sanremo perché fino a quel momento ho pensato a quello che dicevano i giornalisti, quei dieci che fanno si occupano di musica e influenzano il pubblico. “Se lo dicono loro- pensavo – e per due mesi mi massacrano, la gente non mi voterà”. E invece, per fortuna, la gente pensa con la sua testa: dopo due mesi di massacro mi hanno fatto arrivare secondo. E’ merito anche di Sanremo se ci sono tutte queste richieste per i concerti”.
Qualche giorno fa è uscito il secondo singolo tratto da “Centravanti di mestiere” “E così sei nell’aria”. Atmosfere pop/rock per il primo brano d’amore.
“Nelle radio però c’è ancora un po’ di ostracismo nei miei confronti forse perché ogni volta che esco con una canzone faccio casino o, comunque, faccio parlare di me. E’ successo anche con “Uniti” (il brano, interpretato con Baccini, fu bocciato dalla commissione di Sanremo, ndr), lo scorso anno. Non credo di essere simpatico ai critici e ai giornalisti ma capitava anche a Battiato, a Ligabue”.
Temi che stia tornando quella sorta di censura delle radio di cui sei stato vittima nei mesi scorsi?
“Non è mai andata via”.

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