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POTENZA – Si dice «rammaricato» per quel “tirare dentro” la Chiesa, praticamente «è assurdo». Santarsiero, sindaco e candidato del centrosinistra a Palazzo di città riassume l’accusa del segretario cittadino del Pdl sulla presenza “interessata” alla celebrazione religiosa, ieri, in contrada San Fancesco. «E’ scandaloso», dice rispondendo a distanza a Lorenzo Larocca che, poco prima, in una nota aveva spiegato come trovasse «semplicemente sconcertante lo scarso rispetto religioso di Santarsiero». Spiega come «nel corso della funzione, prima dello scambio della Pace» il parrocco abbia ritenuto di far intervenire il sindaco in quello che Larocca chiama «una sorta di spot elettoral-religioso per fargli ringraziare i consiglieri comunali presenti, ovviamente del Pd, per l’attività profusa nel corso della consiliatura». Senza dimenticare di «salutare “fervidamente” i fedeli intervenuti». Il punto, sollecita Larocca, è che «alla conclusione dell’intervento imbonitore del sindaco, l’officiante ha pacificamente proseguito la funzione stessa come niente fosse». Allora, «questo interessato presenzialismo a funzioni religiose, con concordata partecipazione subliminale, nel corso della funzione stessa, è la cifra dell’affanno di una nomenklatura giurassica che a ogni costo vuol mantenere la gestione del potere non sottraendosi a nessun tentativo, quand’anche bigotto, pur di raggiungere lo scopo». Il quadro tracciato da Larocca, però, viene smentito da Santarsiero che alla celebrazione in occasione della festa di quartiere della contrada «ci vado ogni anno. Da sindaco, ho sempre portato il saluto dell’amministrazione alla città». Quanto al caso specifico, «la messa era terminata».
Non basta, il “caso” del saluto ai fedeli prosegue nella polemica del segretario azzurro: «I politici della prima repubblica – cita il passato – si limitavano a salutare tutti cordialmente nei mesi precedenti le elezioni, qualcuno presenziava a qualsiasi evento gioioso o luttuoso, quelli attuali organizzano insignificanti inaugurazioni, ma nessuno è mai arrivato a tanto manifestando lo sprezzo non solo per i fedeli ma per gli stessi valori religiosi sottesi alla messa». Così, «l’arroganza del centro sinistra fa sì che non dobbiamo più meravigliarci di nulla: evidentemente “adesso il futuro” che vorrebbero propinarci – richiamando lo slogan del Pd – è peggio, molto peggio del passato già di per sé particolarmente negativo». Poi, l’invito alle «autorità ecclesiastiche perchè tengano in seria considerazione questi incresciosi accadimenti che consentono ai “mercanti” di disporre a proprio uso e consumo del Tempio del Signore».
Poi, la verità di Santarsiero: «E’ grave che tutto ciò sia strumentalizzato a fini elettorali». La campagna elettorale è servita.

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