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«Il Ponte sullo Stretto unirà due grandi e splendide città di questa nostra Italia». Così il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti replica al segretario di Sinistra e Libertà, Nicky Vendola, che ha definito il Ponte sullo Stretto «un’opera che unirà due cosche e non due coste».
«Le farneticazioni di Vendola – aggiunge – sono totalmente fuori luogo. Abbiamo fretta affinchè si avvii il processo di realizzazione di una delle opere più belle e straordinarie al mondo, che soltanto un Presidente del Consiglio come Silvio Berlusconi potrà realizzare». Secondo Scopelliti, «il ministro Matteoli sa molto bene quanto i sindaci delle due città, attendono la realizzazione di questo ambizioso progetto, anche in virtù del riconoscimento di Reggio Città Metropolitana ed in vista della realizzazione dell’Area Metropolitana dello Stretto che vedrà impegnate le due città e i territori limitrofi».
«Le organizzazioni mafiose di Calabria e Sicilia – prosegue Scopelliti – si combattono con gli strumenti adatti. La politica fallimentare della sinistra ha condannato i nostri territori proprio perchè in nome della presenza delle cosche, si è omesso di attuare politiche di sviluppo del territorio. Tutto questo ha comportato il gap strutturale che tutti conosciamo e vero tallone d’Achille del nostro sud. Questa è la politica fallimentare della sinistra. L’opera, oggi, in un momento così importante per la vita del Mezzogiorno e del Paese, diviene sempre più indispensabile».
Nel frattempo, il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha annunciato che darà «mandato ai legali del Comune per presentare querela e risarcimento danni a favore della città di Messina nei confronti del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Stiamo lavorando – ha detto Buzzanca – in sinergia con il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, per far rinascere la grande area dello Stretto con la conurbazione tra le due città, a cui dovranno dare la necessaria attenzione il Governo e le due Regioni di appartenenza». «Respingiamo con determinazione ogni populistico, metodico tentativo di attribuire cause di possibili concentrazione di poteri criminali nell’area dello Stretto di Messina, con la costruzione del Ponte – conclude Buzzanca – delegittimando l’impegno di chi opera, a qualsiasi livello di responsabilità, a favore delle comunità di Messina e Reggio Calabria».

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