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di Giuseppe Silvestri
VENAFRO – Ranko Lazic è contento per la vittoria del Francavilla che vuol dire salvezza, mentre non è soddisfattissimo per la prestazione dei suoi ragazzi. “Per noi era una partita importante, fondamentale; per i nostri avversari no. Siamo riusciti a farla nostra, soffrendo un po’ più del previsto”. Demerito del Francavilla o dell’avversario? “Il Venafro ha giocato una gran partita per essere una squadra retrocessa. Ci ha messo l’anima, ha sfruttato la freschezza dei suoi under. Noi non siamo stati particiolarmente brillanti in fase propositiva, diciamo che l’aspetto che ho apprezzato di più è stato quello della gestione del vantaggio nella parte finale della gara”. Il caldo ha condizionato ha forse condizionato la prestazione, il tecnico afferma: “Certamente, ma questa non è una scusante. Anche perchè faceva caldo anche per i nostri avversari. Semmai c’è un aspetto che ha giocato a nostro sfavore: abbiamo giocato su un campo in erba sintetica. Noi non siamo abituati a questo fondo. Abbiamo impiegato un po’ di tempo a prendere le misure”. La differenza tra il primo e il secondo tempo sta nell’ingresso di Zagaria, Lazic concorda “Lui è stato decisivo. E sono contento per lui, perchè nel corso della stagione ha avuto poco spazio per il gioco degli under. Per il resto non mi va di parlare dei singoli. Ci sono stati i più bravi e i meno bravi, ma queste valutazioni le tengo per me”. Terza stagione sulla panchina del Francavilla per il tecnico, terza salvezza conquistata “Siamo stati bravi nel corso del torneo a non andare mai in affanno. Anche quest’anno siamo riusciti ad arrivare alla permanenza in categoria gestendo comodamente il vantaggio sulla zona playout. La squadra è stata regolare, non ha mai perso la testa, merita un complimento in blocco. Sono poi soddisfatto perchè abbiamo lanciato molti giovani della zona, alcuni dei quali erano circondati un po’ dallo scetticismo generale”. Leggendo la classifica, notiamo però che i playoff erano molto vicini, ma ormai irraggiungibili. Considerando che qualche squadra non ha mantenuto le promesse, su tutte il Matera, un posto tra le prime cinque poteva essere vostro. “Qualche rimpianto c’è. Penso alla partita di Torre del Greco, persa immeritatamente. Potevamo vincerla, con quel successo oggi saremmo ad un punto dall’Ischia ed avremmo ancora speranze di qualificazione. Probabilmente non ci abbiamo creduto, non abbiamo avuto la mentalità giusta e le pressioni adatte. Comunque sarebbe stata una ciliegina sulla torta. Anzi, una ciliegina possiamo ancora aggiungerla…” Quale?
“Raggiungere i 50 punti. Ci credo e ci spero. Domenica ci proveremo”.
Comunque anche i 47 punti raggiunti ieri sono un record nella storia della società rossoblù. Lei è da tre anni su questa panchina, farà poker? “Questa domanda me la dovrete fare domenica prossima”.

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