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di Rossella Montemurro
Cappelli, classe ‘54, ha pubblicato Floppy disk (Marsilio, 1988), Febbre (Mondadori, 1989), Mestieri sentimentali (Frassinelli, 1991), I due fratelli (De Agostini, 1994), Volare basso (Frassinelli, 1994), Errori (Mondadori, 1996), Il primo (Marsilio, 2005), Parenti lontani (Mondadori, 2000) e Storia controversa dell’inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo (Marsilio, 2007).
Perrella, nelle note stilate per la presentazione, definisce il romanzo di Cappelli «una commedia perfida, umorale e irriverente sui miti, le mode e i vezzi del nostro tempo, che prosegue il lavoro di un narratore che con sempre più precisione mette a fuoco il suo mondo espressivo. In questo caso, si tratta di una storia che nel suo ilare sviluppo può lasciar tuttavia posto alla tragedia della shoa, alla teodicea e al suo interrogarsi sul male nel mondo, e questo in un flusso ininterrotto d’improvvise espansioni dell’immaginazione che partono da digressioni a prima vista estranee alla radice del racconto per poi, sorprendentemente, ricongiungervisi grazie a una scrittura che nella sua scioltezza e spavalderia offre una singolare esemplificazione della ricchezza e duttilità della nostra lingua».
De Michelis, che ventuno anni fa pubblicò il libro d’esordio di Cappelli, lo definisce «il più acuto interprete del disagio e dell’inquietudine della società odierna specie nella sua declinazione meridionale, che descrive con irriverente e esilarante comicità, rivelandone le interne contraddizioni ma anche gli slanci generosi e persino velleitari».
Ieri a Benevento, con la presentazione ufficiale dei libri in concorso è iniziato ufficialmente il Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, in collaborazione con Liquore Strega e Comune di Benevento.
Con Cappelli, si contendono lo Strega 2009 “In terra consacrata” (Piemme) di Ugo Barbara, “Come ho perso la guerra” (Fandango Libri) di Filippo Bologna, “I nostri occhi sporchi di terra” (Baldini Castoldi Dalai) di Dario Buzzolan, “I frutti dimenticati (Marcos y Marcos) di Cristiano Cavina, “Cecilia” (Edizioni e/o) di Linda Ferri , “L’istinto del lupo (Newton Compton) di Massimo Lugli, “Stabat Mater” (Einaudi) di Tiziano Scarpa, “Il bambino che sognava la fine del mondo” (Bompiani) di Antonio Scurati, “Il tempo materiale” (minimum fax) di Giorgio Vasta, “L’ultima estat”e (Fazi) di Cesarina Vighy, “Almeno il cappello” (Garzanti) di Andrea Vitali
Dopo la tappa inaugurale di Benevento, la prima votazione si terrà come di consueto in Casa Bellonci a Roma. Anche quest’anno, giovedì 11 giugno, in via Fratelli Ruspoli sarà effettuato lo spoglio dei voti dei quattrocento Amici della domenica per la designazione dei cinque libri che accederanno alla votazione finale e che saranno presentati giovedì 18 giugno anche a Berlino in un appuntamento realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura. Il viaggio del Premio Strega farà quindi ritorno a Roma, giovedì 2 luglio, per la seconda votazione e per la tradizionale cerimonia di premiazione del vincitore al Ninfeo di Villa Giulia.
Il premio, attualmente corrispondente a 5.000 euro, è assegnato ogni anno a un libro di narrativa in prosa di autore italiano, pubblicato in prima edizione tra il 1° maggio dell’anno precedente e il 30 aprile dell’anno in corso. Il libro è scelto a mezzo di votazione segreta e con due votazioni da tutti gli Amici della domenica.

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