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La Reggina batte il Cagliari in casa e supera in classifica il Lecce. Tutto ciò, però, potrebbe non essere sufficiente.
Le vittorie del Bologna nello scontro diretto con i pugliesi e del Torino a Napoli, infatti, complicano ancora di più la posizione dei calabresi, che, a 180 minuti dalla fine del campionato, vedono ridursi le speranze di salvezza.
La gara di ieri, comunque, conferma che fino a quando la matematica lo consentirà, gli amaranto lotteranno per centrare il loro obiettivo.
Contro il Cagliari, la Reggina fa la partita dal primo minuto, pressando in ogni zona del campo e – forte delle proprie motivazioni, ben più consistenti di quelle dei sardi – costringe la formazione di Allegri sulla difensiva.
I calabresi sfruttano tutto il campo per cercare il gol, alternando azioni sulle fasce a tentativi di sfondamento centrale.
La voglia di crederci, di provarci sino alla fine, non viene meno neanche quando il Cagliari, alla prima uscita offensiva, trova il vantaggio grazie ad un numero di Lazzari, che supera Cirillo in palleggio e con un preciso esterno sinistro deposita in rete vanificando l’uscita di Campagnolo.
Gli uomini di Orlandi si ributtano avanti e prima centrano il pareggio grazie al taglio di Ceravolo, ben servito da Hallfredsson, concluso con un diagonale di destro; poi, a inizio ripresa, si portano in vantaggio con Brienza, abilmente servito da Cozza appena entrato.
Il Cagliari, di contro, è apparso svuotato. Le vittorie, ieri, di Roma e Udinese tolgono energia agli uomini di Allegri, che vedono sfuggire la possibilità di entrare in Europa. E senza grandi motivazioni, nelle ultime di campionato, si può perdere con chiunque.
La Reggina, con Cozza e Corradi in panchina, si lancia in avanti a testa bassa e già dopo 6′ Vigiani chiama in causa Marchetti. Nonostante la pressione, è il Cagliari a passare con Lazzari (18′). Gli amaranto riordinano le idee e riprendono a pressare ottenendo al 26′ il gol del pareggio e, un minuto dopo, il possibile gol del vantaggio: Ceravolo spinge in porta la palla, che viene respinta da Jeda oltre la linea. L’arbitro Banti, non aiutato dal guardalinee, non se ne accorge e fa proseguire l’azione. La Reggina continua a provarci costringendo Marchetti agli straordinari con Hallfredsson (30′) e Costa (41′). La prima frazione si chiude con Brienza (42′) che da ottima posizione, manda a lato di testa.
La ripresa inizia così come era finito il primo tempo e dopo appena 40 secondi Marchetti si deve distendere in tuffo per deviare un gran tiro di Brienza. Al terzo la mossa che decide la gara. Orlandi toglie contemporaneamente Hallfredsson e Ceravolo e manda in campo Cozza e Corradi, che un minuto dopo saranno protagonisti nell’azione del raddoppio: il primo, di testa, prolunga un rilancio dalla difesa verso Cozza, che serve al millimetro Brienza consentendogli di segnare col piede meno buono, il destro. La gara, praticamente, finisce qua.

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