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di ANTONIO CORRADO
GRASSANO – E’ entrato in quella vecchia casa rurale di contrada Bilioso a Grassano per accudire i suoi amati animali, come faceva da sempre; ma questa volta il suo pollaio si è trasformato in una trappola mortale. Così, ieri mattina, è morto tragicamente, schiacciato dall’improvviso crollo del vecchio tetto, Pietro Schiavone, 83 anni e una vita dedicata alla terra.
Secondo la prima ricostruzione dei fatti, operata dai carabinieri della stazione di Grassano, nella prima mattinata di ieri l’anziano è entrato nella vecchia cascina, utilizzata senza averne titolo di proprietà (l’immobile è in fase di vendita da parte del proprietario a un terzo), quando all’improvviso ha sentito uno scricchiolìo e poi l’immediato crollo non gli ha dato scampo. E’ rimasto intrappolato tra le macerie di embrici in terracotta, ma era ancora vivo. Ha gridato aiuto con tutte le sue forze per attirare l’attenzione di un operaio, che stava lavorando nel podere attiguo. Fortunatamente l’uomo ha sentito il tonfo e poi le urla, correndo immediatamente dentro la casa scoperchiata.
Con grande perizia e attenzione, l’operaio ha rimosso le macerie una ad una molto rapidamente. Ha estratto lo sfortunato anziano, chiamando immediatamente i soccorsi. Schiavone era ancora lucido e cosciente, ma accusava dolori ovunque, manifestando anche i sintomi di un violentissimo trauma cranico. I soccorsi sono arrivati dopo pochi minuti, trattandosi di una contrada non particolarmente lontana dall’abitato. Ma le condizioni dell’anziano agricoltore sono peggiorate in poco tempo conducendolo inevitabilmente alla morte. Anche l’eliambulanza è atterrata invano, le conseguenze del trauma cranico e l’età avanzata non gli hanno dato scampo. L’episodio ha gettato nello sconforto la comunità di Grassano, dove Pietro Schiavone era conosciuto come un bravo e onesto lavoratore, padre di tre figli, due maschi e una femmina. Sul posto è arrivato anche personale dell’ufficio tecnico comunale per verificare le condizioni statiche della cascina, indicando la zona precisa ai vigili del fuoco. Resta da accertare le ragioni del crollo, quai certamente le piogge dei giorni scorsi hanno determinato delle infiltrazioni d’acqua tra gli embrici, assemblati verosimilmente con vecchia malta, poi l’improvviso caldo ha fatto ritirare il materiale causando il cedimento delle giunture del tetto. E’ bastata una leggera vibrazione, dovuta all’ingresso dello sfortunato anziano, per innescare il tragico crollo.

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