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Provocavano e picchiavano i ragazzi per il puro gusto di dimostrare che erano i più forti e che nessuno doveva osare guardare le loro fidanzate.
Un quadro inquietante che emerge da un’indagine della Digos della Questura di Cosenza che ha denunciato sette giovani, sei minorenni, per l’aggressione di due coetanei. Si tratta di giovani tutti incensurati ed appartenenti a famiglie che non hanno alcun problema di disagio sociale.
In una delle piazze centrali di Cosenza, da un paio di mesi, un gruppo di una decina di ragazzi terrorizzava i giovani che abitualmente frequentano la zona. Le vittime erano provocate prima verbalmente e poi, dopo gli insulti, arrivavano i primi schiaffi e pugni. I motivi erano tra i più banali: da un presunto sguardo ad una delle ragazze del gruppo al rifiuto di regalare una sigaretta. Ed è in questo scenario che nei giorni scorsi due ragazzi minorenni sono stati aggrediti dal solito gruppo di bulli.
L’episodio ha avuto inizio quasi per gioco con una delle due vittime insultata dai componenti del gruppo. È bastato poco per far scattare la violenza e così in dieci hanno aggredito e picchiato le due vittime. Uno dei due ragazzi è stato scaraventato a terra più volte. Solo il sospetto dell’arrivo dei poliziotti ha fatto in modo che i componenti del gruppo di giovani aggressori decidessero di dileguarsi.
I due ragazzi sono stati soccorsi da alcune persone e dagli agenti della polizia di Stato e sono stati accompagnati nell’ospedale dove sono stati sottoposti alle cure mediche. Prima di quest’ultima aggressione il questore di Cosenza, Raffaele Salerno, aveva già incrementato i controlli finalizzati a prevenire gli episodi di bullismo. Sull’ultima aggressione i poliziotti della Digos sono riusciti ad individuare i presunti autori che sono stati denunciati.

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