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Sono stati condannati Franco Pino, accusato di avere costretto una paziente a subire un rapporto sessuale completo, e Francesco Scarfò, accusato di favoreggiamento e di aver palpeggiato il seno ad una paziente mentre era ricoverata nel reparto di psichiatria dell’ospedale Giovanni XXIII di Lamezia Terme.
Sette anni di carcere per Pino, difeso dall’avvocato Gregorio Barbo del foro di Cosenza, mentre Scarfò difeso da Antonio Torcasio, del foro lametino, è stato condannato a cinque anni e tre mesi di reclusione.
Per i due anche l’interdizione perpetuata dai pubblici uffici e nel prestare servizio in strutture specializzate nella tutela della salute.
Pino inoltre è stato condannato al risarcimento dei danni di una paziente che si era costituita parte civile e che avrebbe subito delle violenza, secondo l’accusa, dall’imputato.
I due erano imputati nel processo cosiddetto «Elettroshock», dal nome in codice dell’operazione che nell’agosto del 2007 portò all’arresto di alcune persone tra medici, infermieri e paramedici accusati a vario titolo di aver commesso delle violenze su alcune donne ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale Giovanni XXIII.

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