X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

di VITTORIO LAVIANO
Nell’ultimo sabato di straordinario comandato per gli operai della Fiat Sata di Melfi, la Uilm Uil di Basilicata ha presidiato i cancelli d’ingresso dello stabilimento lucano. In questa occasione, però, l’iniziativa del sindacato confederale era rivolta ai lavoratori dell’indotto.
«Intendiamo ricordare a Fiat che c’è un accordo di mobilità orizzontale – spiega il sindacalista Vincenzo Tortorelli – il quale prevede, in caso di picchi produttivi, l’assorbimento dei lavoratori Valeo, Rejna e Cf Gomma, ormai in regime di cassa integrazione straordinaria o addirittura in deroga.
Passi, pure, la solidarietà occupazionale per Pomigliano, il trasferimento della produzione altrove, ma, ora, è giunto il momento di riprendere in considerazione un accordo scritto e di rispettarlo. Ecco perché – incalza il sindacalista – diciamo a Fiat che se vorrà altro straordinario comandato al sabato, dovrà partire dal rispetto dei patti sulla mobilità orizzontale».
Poi, ci sono loro, i diretti interessati, gli operai che hanno perso il posto. «Da quattro anni, ormai, siamo senza lavoro – afferma il dipendente della Valeo, Costantino Menna – ed il nostro stato d’animo è a pezzi. Avevamo un accordo che non è stato rispettato, pertanto, chiediamo che quel documento sottoscritto da sindacati e Fiat, non solo Sata, non rimanga lettera morta».
Altri commenti delle maestranze. Questa volta, a parlare, è una donna.
«Lavoro da tre anni e non percepisco lo stipendio, dal mese di gennaio – dichiara Antonia Santarelli – Vivo una situazione di precarietà. Non avendo una sicurezza economica, non posso fare progetti per il mio futuro».
Ieri, nel caldo torrido della piana di San Nicola di Melfi, le bandiere della Uilm Uil hanno chiamato a raccolta tanti operai dell’indotto Sata. Una realtà produttiva messa in ginocchio dalla grave crisi del settore auto in atto. Mentre nello stabilimento madre del Lingotto, la recessione del mercato dell’auto è meno avvertita, non a caso si lavora in regime di straordinario, nella miriade di fabbriche satellite, lo spettro della cassa integrazione guadagni ordinaria è sempre in agguato.
«La comandata in Sata apre nuovi spiragli occupazionali – conclude la giovane dipendente Valeo, Antonia Santarelli – pertanto, auspico il rispetto dell’accordo sulla mobilità orizzontale».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE