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POTENZA – I rapporti degli imprenditori De Sio con numerosi uomini politici e dirigenti di imprese, anche di livello nazionale, sono stati al centro dell’interrogatorio svolto oggi dal pm di Potenza, Henry John Woodcock, a un ex dipendente del gruppo imprenditoriale, Gerardo Gastone, testimone al processo per corruzione e associazione a delinquere scaturito da un’inchiesta del 2001 sulla gestione di appalti in Basilicata. L’inchiesta, coordinata da Woodcock, partì dalle rivelazioni dello stesso Gastone che oggi, nel corso dell’esame del pm – durato circa due ore – ha confermato quando detto in una precedente udienza sulle «concessioni di denaro» a uomini politici e sui «rapporti stretti» tra questi ultimi e gli imprenditori nella seconda metà degli anni Novanta. L’ex dipendente dei De Sio ha anche parlato di «doni costosi», acquistati in alcune gioiellerie e recapitati ai dirigenti di aziende di livello nazionale, richieste di “sostegno» per l’aggiudicazione di appalti pubblici in Val d’Agri e nel Potentino e di «buoni benzina» dati dall’impresa De Sio a ufficiali della Guardia di Finanza «per sapere quando sarebbero avvenuti i controlli o per evitarli».

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