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Dopo le pesanti dichiarazioni del Premier Silvio Berlusconi intervenuto via telefono ad un convegno a Lamezia Terme non si è fatta attendere la reazione del Governatore Agazio Loiero. «Il presidente del Consiglio che non s’è mai occupato della Calabria se non per sottrarle fondi già assegnati e dirottarli al Nord – ha dichairato – in maniera stupefacente preannuncia per le prossimissime settimane il commissariamento della Sanità nella regione per il disavanzo prodotto dal dalla sua parte politica e lo fa in una telefonata nel corso di una convention elettorale del centrodestra. Tutto ciò è intollerabile». Secondo Loiero «non si può usare la situazione difficile della Sanità a fini esclusivamente elettorali, nel tentativo di capovolgere una tendenza sfavorevole alla sua coalizione. A Berlusconi che si starebbe occupando di Calabria – dice ancora – voglio solo ricordare che l’Advisor mandato da lui ha certificato che la voragine dei conti nella Sanità 1768 milioni su un totale di 2166 è stata provocata tra il 2001-2005 dalla giunta di centrodestra. Noi, invece, azzereremo il disavanzo entro l’anno. Berlusconi, per tirare la volata alla sua candidata alle europea Barbara Matera e dare una mano ai candidati del centrodestra alle province di Cosenza e Crotone che sono in grave affanno, ma anche per mascherare il danno arrecato ai calabresi dalla giunta di centrodestra che ha chiuso gli occhi per anni davanti ai bilanci falsi delle Aziende sanitarie e ospedaliere – aggiunge il presidente – non esita a calpestare tutte le regole: ignora le prerogative istituzionali e dà notizia di un possibile atto di governo utilizzandolo come clava elettorale. Mi domando – conclude Loiero – dove sia il riferimento interistituzionale previsto dalla Costituzione se Berlusconi ignora la Regione e le altre sedi istituzionali. E gli ricordo che la democrazia non è fatta solo di campagne elettorali. Gli chiedo fin da ora un incontro ufficiale assieme a Vasco Errani, presidente della Conferenza Stato-Regioni. Se me lo concederà gli dimostrerò cosa sta facendo la Regione per mettere a posto i conti in un settore, ripeto, stravolto dall’amministrazione di centrodestra».
LE REAZIONI
«Invece di pensare al commissariamento, il presidente del Consiglio dei Ministri, farebbe bene a far partecipare il Governo nazionale al risanamento del debito della sanità calabrese, conseguenza in gran parte proprio dei mancati finanziamenti dovuti dal Governo». Lo sottolinea, in una nota, il presidente del Consiglio regionale della Toscana e segretario nazionale Ps Riccardo Nencini, riferendosi alle parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha annunciato il commissariamento della sanità in Calabria.
«Silvio Berlusconi è, dal punto i vista politico-istituzionale, un uomo scorretto e privo del senso delle istituzioni», afferma invece il parlamentare del Pd Franco Laratta in merito all’annunciato commissariamento della sanità in Calabria. «Si tratta – attacca – di un atto di banditismo politico. Domani alla Camera chiederò al Governo di rispondere. Siamo davvero ad una provocazione inaccettabile».
«Cosa non si fa per cercare di accaparrare qualche voto in piu…» dice infine Maria Grazia Laganà Fortugno, parlamentare del Pd, commentando l’annuncio del commissariamento della sanità calabrese. «E’ – dice in una nota la parlamentare, componente della commissione di inchiesta sugli errori sanitari – l’ultima trovata del premier Berlusconi, che lanciata in questo momento, al centro di una campagna elettorale, per le europee e amministrative parziali, non ha altro obiettivo se non quello di portare acqua al mulino della propria parte politica». «Ma le azioni del governo guidato da Berlusconi dovevano essere ben altre. E cioè aiuti verso il Mezzogiorno per cercare di tirarlo fuori dalla voragine le cui colpe maggiori, per quanto attiene in particolare la Calabria, e nello specifico la sanità, sono dei governi precedenti di centrodestra», prosegue Laganà aggiungendo che la giunta calabrese guidata da Agazio Loiero, «nella consapevolezza del deficit in campo sanitario ereditato, sta cercando con le proprie forze di tirare fuori dal tunnel un servizio così importante per i cittadini». «La sanità calabrese, che versa in uno stato critico e deficitario, non la sana questo o quell’altro commissario – conclude – ma la buona volontà di un governo nazionale, che dinanzi ai problemi reali che riguardano le persone, dimostri disponibilità reale per una soluzione immediata».

LE DICHIARAZIONI DI SILVIO BERLUSCONI
«Credo che il commissariamento della sanità calabrese sia necessario».
Queste le parole del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito in un servizio del Tgr Rai della Calabria, intervenendo telefonicamente ad una manifestazione elettorale a Lamezia Terme a sostegno della candidata alle europee Barbara Matera.
Il Presidente del Consiglio si è anche espresso sulle grandi opere per la regione: «La Calabria è una bellissima regione dove però ci sono molti problemi, uno dei quali è il completamento delle grandi opere».
«C’è stata e ci sarà sempre – ha aggiunto Berlusconi – una grande attenzione da parte mia nei confronti della Calabria, che è una regione bellissima. Il completamento delle grandi opere è, però, una condizione essenziale per lo sviluppo della regione. Occorre concludere i lavori di ammodernamento dell’A3, rendere efficiente la statale 106 jonica ed avviare il cantiere del ponte sullo Stretto. La nostra azione politica deve essere finalizzata a costruirlo al più presto».
Berlusconi ha detto anche di conoscere «le difficoltà che hanno con le banche le imprese artigianali, agricole e commerciali calabresi. Ecco perchè occorre accelerare l’entrata in funzione della Banca del sud».
Infine un accenno anche alla situazione del settore turistico: «Per lo sviluppo del turismo in Calabria ci sarà da parte nostra un’attenzione adeguata».
«La Calabria – ha aggiunto Berlusconi – merita un numero maggiore di turisti e nel piano di promozione nazionale che svolgerà il dipartimento, che abbiamo trasformato in ministero, questa regione avrà un’adeguata promozione».

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