X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

di Alfonso Pecoraro
IL PROPRIETARIO del Potenza, Giuseppe Postiglione ha deciso di attendere ancora qualche giorno prima di togliere i veli dalla figura professionale che coprirà il ruolo di direttore generale. Un indizio in più per spianare la strada alla candidatura di Massimiliano Mirabelli. Calabrese, 39 anni, un passato assai glorioso diviso tra Cosenza, Rende Rossanese, Acri e Sambiase, con una serie di campionati di vertice, culminati, oltre che con le due promozioni di fila del redivivo club dei Lupi, anche con il miracolo Rende, arrivato a un soffio dalla promozione in C1, persa contro il Taranto quattro anni fa.
Abbiamo già scritto del rapporto a dir poco fraterno che lega Postiglione a Mirabelli, così come dei frequenti colloqui telefonici che i due hanno da tempo. Ma abbiamo allo stesso modo scritto di un accordo lungo che l’attuale direttore generale del Cosenza ha con il club calabrese. Un quadriennale da plenipotenziario che potrebbe rendere difficile ogni trattativa di acquisizione.
Ma Postiglione ha deciso di avere pazienza: questo perchè domani è previsto un consiglio d’amministrazione decisivo per le sorti societarie e organizzative della società dominatrice del campionato di Seconda Divisione. Si potrebbe mettere in discussione l’intero organigramma, ivi compresa la figura di Mirabelli, il quale – da serio professionista – ha deciso di non considerare nessuna delle offerte che gli sono piovute addosso dopo un decennio di successi mietuti sul campo. Vuole attendere prima di dare una risposta.
A questo punto, è lecito credere che anche Postiglione sia disposto ad aspettare qualche giorno (magari una decina a decorrere da oggi) dal momento che un’intesa di massima sa di poterla raggiungere in pochi minuti di colloquio con il dirigente calabrese.
Il quale, per dirla tutta, è uno che non bada alla categoria ma esclusivamente alla bontà del progetto di una società, alla serietà e alle ambizioni, proprio perchè vorrebbe continuare la sua striscia vincente. E Potenza come piazza, il Potenza come lo vorrebbe Postiglione non rappresenterebbero per Mirabelli nessun declassamento.
E’ chiaro però che l’ipotetico accordo con Mirabelli dovrebbe quantomeno essere vicino per lunghezza a quello attualmente in essere con il Cosenza. Società dalla quale si allontanerebbe esclusivamente per aver ritenuto chiuso il suo compito di apertura di un ciclo, di ritorno nel calcio che conta.
Evidentemente con lui potrebbe arrivare a Potenza anche il segretario generale Mangiarano e qualche calciatore legato a doppia mandata al dirigente.
Il riferimento è a Braca (difensore centrale), Polani (centravanti), Battisti (centrocampista centrale), Morelli (esterno destro di difesa) e Occhiuzzi (esterno sinistro di centrocampo). Sul tecnico Toscano, per il momento, massimo riserbo: non è la prima questione da risolvere, anche perchè a Mirabelli piace molto anche Domenicali, pur credendo che sia proprio l’artefice della promozione del Cosenza la scelta giusta. Questo, però, dipenderebbe dallo stesso Toscano: lanciarsi senza il suo mentore Mirabelli, oppure seguirlo in una piazza ambiziosa, che lui conosce assai bene per averci giocato, anche in una categoria più bassa.
Tutto però si deciderà in questi giorni, dal cda cosentino di domani al 10 giugno, ma soprattutto tutto dipenderà dalle evoluzioni societarie calabresi. Dovesse accadere quello che un po’ tutti si aspettano, ossia un cambio della società, Mirabelli potrebbe non sentirsi più tanto legato, nonostante il quadriennale. E con lui anche Toscano.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE