X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

di VITTORIO LAVIANO
Si svolgerà mercoledì diciassette giugno prossimo l’attesa conferenza di servizio che presso il comune di Melfi servirà a varare il piano di caratterizzazione per l’emergenza dell’inquinamento riscontrato alle falde acquifere del fiume, Ofanto.
Tra due settimane si riuniranno pertanto i tecnici dell’Arpab, della regione Basilicata, del termodistruttore Fenice, della giunta Navazio. La conferenza era già stata rimandata sul finire dello scorso mese di maggio quando proprio il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio aveva chiesto di poter raccogliere tutti i dati necessari a stabilire quali misure adottare in futuro.
Nel frattempo anche l’Arpab ha inteso respingere le accuse, mosse da politici ed opinione pubblica, secondo cui l’emergenza inquinamento avrebbe rischiato di
essere sottovalutata ed il monitoraggio ambientale realizzato con superficialità.
L’amministratore delegato dell’agenzia provinciale, Sigillitoha invece sottolineato come «proprio l’Arpab aveva rilevato il superamento della concentrazione delle soglie di nichel, mercurio, fluoruri e nitriti.
Circostanza immediatamente comunicata alla Regione, la provincia di Potenza, il comune di Melfi, la stessa Fenice alla quali sarebbe si intimava di attivare tuttele procedure necessarie alla messa in sicurezza del sito e la successiva redazione del piano di caratterizzazione». In verità pare sia stata, al contrario, la direzione aziendale a comunicare l’avvenuto riscontro di mercurio nelle falde acquifere del fiume Ofanto.
Oggi però sembrano arrivare buone notizie. «Probabilmente abbiamo capito da dove proviene il contaminante e come si sia formato – conferma il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio – ed ora stiamo verificando queste ipotesi con tutte le cautele del caso. Sono sicuro che entro la prossima conferenza di servizio la situazione sarà molto più chiara. Lunedì scorso abbiamo effettuato l’ennesimo sopralluogo nella zona industriale di SanNicola. Ogni settimana incontriamo i tecnici di Fenice e dell’Arpab per un confronto serio e costruttivo. L’ultimo confronto si è svolto mercoledì scorso».
Infine una rassicurazione importante. «Mi sento di tranquillizzare tutti i cittadini – conclude il sindaco – perché, con il massimo impegno possibile stiamo facendo il necessario al fine di garantire la sicurezza della gente.
Non è vero che il problema viene sottovalutato. Preferiamo lavorare senza luci della ribalta così da poter risolvere l’emergenza nel modo dovuto».
Intanto enormi pompe in gomma sono state trasportate nel basso melfese e posizionate al fianco dei corsi di acqua. Si tratta proprio delle verifiche che potrebbero aver indotto i tecnici al lavoro nel comprendere come sia stato possibile trovare tracce ei pericolosi metalli pesanti nel sub alveo del fiume, Ofanto. Per saperne di più non resta che attendere la prossima conferenza di servizio fissata tra due settimane.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE