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di Luca Carlone

MEDICAL CENTER 0
ANAGNI 3
17-25, 23-25, 36-38
MEDICAL CENTER POTENZA: Di Tommaso 4, Scalcione 8, Torsello 5, Zuccaro 8, La Rosa 15, Alamprese, Cavaccini (L), Bacca, Galante 3, Genoino, La Maida ne, Caruso ne. All.: Draganov.
PALLAVOLO ANAGNI: Oggiano An. 5, Tomatis 27, Magalotti 6, Oggiano Al. 9, Mazzolena 3, Busellato 10, Schiavi (L), Rotondo ne, Martini, Ferola ne, Sargenti ne, Sinibaldi 2. All.: Renna.
ARBITRI: Aliberti e Guarino.
NOTE: Durata set: 24’, 31’ e 47’ per un totale di 1 ora e 42 minuti. Batt.vinc.: M.Center 1, Anagni 7; b.s. M.Center 13, Anagni 16.
E’ LA SCHIACCIATA a segno da seconda linea di Tomatis (e chi altrimenti, dopo i 26 palloni messi fino a quel momento a terra) a sancire la fine delle speranze della Medical Center di rimettere in piedi, al termine di un terzo set-maratona, gara-uno della serie di finale play-off. Troppo forte è stato ieri sera per la Virtus – che pure non è proprio riuscita a giocare, forse perché troppo condizionata dalla tensione per l’importanza della posta in palio, la migliore partita della sua stagione – un Anagni sbarcato al PalaPergola con la tranquillità delle grandi squadre.
E che punto dopo punto ha dimostrato, nella bolgia del palazzetto di contrada Rossellino, di essere complesso fisicamente e tecnicamente meritevole del salto di categoria. Anche se, specie nei primi due set, ha potuto approfittare (oltre che della serata di grazia del suo martello principe) di una prestazione troppo altalenante e non lucida come sarebbe stato necessario da parte dei rossoblù di coach Draganov. Alla fine, comunque, usciti dal campo tra gli applausi dei loro encomiabili tifosi: bravi a tributare ai propri beniamini il giusto ringraziamento per la reazione tutta cuore e orgoglio messa sul parquet nell’ultimo, infinito parziale.
Pronti via e il 3-1 (poi diventato 5-3) dei frusinati chiariva subito che la gara sarebbe stata in salita. Zuccaro e compagni riuscivano a scuotersi e ritornare a contatto al primo stop tecnico (7-8), a passare avanti sul 10-9 e a restare agganciati a un Anagni in gran spolvero grazie a Scalcione (suo il 12 pari). Ma lì saliva in cattedra Andrea Tomatis, 199 centimetri di potenza e tecnica sopraffina: l’attacco del 13-12 era il prologo per la serie di 4 battute vincenti di fila dello schiacciatore laziale, che portava per mano i suoi fino al 17-12 che spezzava in due il set. Seconda frazione completamente diversa nello svolgimento, ma dall’esito ancora stregato per i ragazzi di Giorgio Draganov. Che mettevano in campo tutto quello che avevano in corpo, ma pur restando a lungo avanti nello sprint finale dovevano soccombere: su una contestatissima palla alzata da Cavaccini (che era in prima linea) e schiacciata da Di Tommaso, a cui l’arbitro fischiava il fallo che fissava il 23-25.
Altro avvio deciso dei rossoblù potentini in avvio di terzo gioco (8-5 e 10-6), Tomatis e soci si rifacevano sotto (9-10), e da lì in poi era uno stillicidio di emozioni. Le due squadre arrivavano a braccetto fino a quota 23, sul 24-23 l’Anagni aveva il primo match ball, dopo di che era un’altalena di palle set (6 per la Virtus) e match (8 per i laziali) che si concludeva nel peggiore dei modi per una Medical Center a cui, a questo punto, servirà una doppia, difficilissima impresa.

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