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Il boss della ‘ndrangheta Antonio Pelle, 77 anni di San Luca, ricercato dal 2000, deve scontare 16 anni di carcere per due condanne per reati di associazione mafiosa, traffico di droga e sequestro persona.
L’uomo era stato ricoverato nel reparto di chirurgia di Polistena e qualche ora dopo era stato sottoposto ad intervento. I carabinieri del Ros, seguendo familiari ed amici da tempo, ieri mattina hanno notato la moglie del ricercato spostarsi senza le solite precauzioni.
L’hanno seguita e così sono arrivati all’ospedale di Polistena, dove in una sala post-operatoria con due posti letto, hanno trovato Antonio Pelle. Dai controlli successivi è risultato che Pelle era stato ricoverato in ospedale sotto falso nome. Secondo alcuni recenti collaboratori di giustizia Pelle era un «capo crimine», che nella piramide ‘ndranghetista è qualcosa di più di un capo clan. L’uomo, secondo gli atti del processo Galassia, assieme al boss Giuseppe Morabito detto «tiradritto» era stato protagonista della «pax mafiosa» nella Sibaritide, nel Cosentino, tra le cosche Cirillo e Carelli.
Pelle si trova ancora ricoverato in una stanza del reparto di chirurgia dell’ospedale di Polistena dove era stato ricoverato d’urgenza per un’ernia strozzata. Viste le sue condizioni non è escluso che Pelle debba rimanere in ospedale per alcuni giorni e così si trova piantonato in ospedale.

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