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«Prove tecniche» di grande caldo a partire da lunedì su buona parte dell’Italia. L’ultimo aggiornamento del «sistema di prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla popolazione» curato dalla Protezione civile per dopodomani segnala «allarme arancione» (livello 2, ovvero «temperature elevate e condizioni meteo che possono avere effetti negativi sulla salute» delle fasce a rischio) per due sole città, Bologna e Brescia, ma la colonnina di mercurio salirà oltre i 30 gradi in numerosi centri urbani e in molti casi le temperature percepite saranno sensibilmente più elevate di quelle effettive.
Oltre la quota dei 30 gradi in città come Ancona, Catania, Civitavecchia (con uno scarto di 6 gradi tra i 27 reali e i 33 percepiti), Frosinone, Messina, Napoli, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Torino, Trieste, Verona e Viterbo.
La «colpa» – spiegano i meteorologi del dipartimento – è della «robusta struttura anticiclonica di matrice africana» che tende a consolidarsi sul Mediterraneo centrooccidentale provocando «un ulteriore aumento della pressione atmosferica anche sulla nostra penisola». Una situazione destinata a determinare «una fase di bel tempo che si manterrà stabile anche nelle successive giornate, apportando un aumento delle temperature che si porteranno su valori estivi».

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