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Potrebbe essere maturato negli ambienti omosessuali l’omicidio compiuto ieri a Cosenza. La Squadra Mobile della Questura ha fermato Ettore Cavalcante, 37 anni, incensurato, nell’immediatezza dell’omicidio di Francesco Tenuta, 26 anni.
I due pare si conoscessero bene. Si sarebbero incontrati nel pomeriggio e avrebbero litigato e probabilmente si sarebbero visti già nella mattina.
La lite del pomeriggio sarebbe però degenerata in una colluttazione. Non si sa ancora chi avrebbe estratto il coltello, con il quale Cavalcante avrebbe colpito mortalmente al torace Tenuta.
Il giovane, che faceva il commesso in un noto negozio del centro, a poche centinaia di metri dal luogo dell’omicidio, avvenuto proprio sotto le finestre della Questura, si è accasciato subito senza vita.
Cavalcante si è invece aggirato nella zona in stato di shock, con le mani insanguinate, in piazza Bilotti, nel cuore della città, davanti a decine di persone. Qualcuno avrebbe chiamato il 113, segnalando una persona in forte stato di choc per strada con le mani sporche di sangue.
La descrizione che ne fanno corrisponde a quella dell’accoltellatore di via Cattaneo dove, nel frattempo, Tenuta è deceduto. Sul posto, insieme al dirigente della squadra mobile, Fabio Ciccimarra, giunge anche il pm di turno, Donatella Donato, ed il medico legale nel tentativo di trovare indizi che possano far risalire all’identità dell’assassino. I poliziotti hanno tentato di ricostruire la vicenda, ascoltando anche amici e conoscenti e visionando le immagini riprese dalle telecamere della Questura nella speranza di poter trovare registrata qualche scena dell’omicidio.
Secondo alcune testimonianze sarebbe stata la fine della loro storia d’amore decisa unilateralmente da Tenuta e non accettata da Cavalcante, ad aver provocato il gesto del presunto che è stato portato nell’ospedale di Cosenza, al Pronto Soccorso, dove è stato sedato ed è stato sottoposto agli esami clinici per verificare eventuali assunzioni di sostanze stupefacenti. L’esito è ancora sconosciuto.
Nella stanza accanto c’era invece la madre della vittima, che piangeva e chiedeva di poter vedere il corpo del figlio. In serata Cavalcante, secondo quanto riferito dalla Questura, sarà portato nel carcere di Cosenza.
Gli investigatori stanno verificando le impronte digitali sul coltello con il quale è stato ucciso Tenuta, rimastogli conficcato nel torace e prelevato dai poliziotti nel momento in cui sono arrivati sul luogo dell’omicidio. Secondo alcune indiscrezioni il presunto assassino sarebbe sposato con tre figli e nonostante ciò avrebbe avuto una relazione con la vittima durata all’incirca un anno. L’uomo avrebbe da tempo perseguitato la vittima la quale sarebbe stata costretta persino a cambiare il numero di cellulare, a causa delle continue pressioni.
PARZIALE AMMISSIONE DI COLPEVOLEZZA
Ha fatto delle parziali ammissioni, confermando in particolare i contrasti e la lite con la vittima a causa della fine della loro relazione, Ettore Cavalcante, di 37 anni, fermato dalla polizia per l’omicidio di Francesco Tenuta, di 26 anni, avvenuto ieri pomeriggio nel centro di Cosenza. Cavalcante, pur non confessando la propria responsabilità nell’omicidio, ha ammesso di avere avuto una relazione omosessuale con Tenuta, finita per decisione di quest’ultimo. Cavalcante ha detto di avere tentato più volte di riprendere il rapporto con Tenuta, che però si era sempre opposto suscitando il risentimento da parte del suo ex compagno. Gli investigatori hanno anche trovato sui cellulari di Tenuta e Cavalcante una serie di sms attraverso i quali i due avevano concordato un primo incontro ieri mattina e quello nel pomeriggio, al quale l’omicida si è presentato armato di coltello e sfociato nella lite culminata con l’assassinio. Nel provvedimento di fermo a Cavalcante viene contestato l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. L’autopsia sul corpo del giovane sarà eseguita in giornata

1|8]Nella foto Cavalcante in Ospedale accompagnato dai poliziotti in stato di chock

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