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di PINO SURIANO
Vincenzo Francomano ha deciso in fretta, senza grossi tentennamenti. La sua squadra di giunta era già pronta venerdì sera, a meno di quattro giorni dal responso delle urne. Queste le deleghe conferite dal nuovo sindaco: Walter Lobreglio (Vice Sindaco, Ambiente, Gestione del Territorio, Urbanistica, Democrazia Partecipata); Vincenzo Montesano (Sviluppo Economico e Politiche Agricole); Pino Comparato (Infrastrutture e Mobilità); Domenico Lacopo (Politiche Sociali, Politiche Giovanili e Sport); Maria Cuccarese (Politiche Culturali e Politiche Scolastiche); Franco Tarantino (Bilancio e Programmazione Economica). E’ una squadra che si fa notare per tante ragioni. Anzitutto per la verde età: tre dei sei nuovi assessori (Lacopo, Cuccarese e Montesano) non hanno ancora raggiunto i 35 anni. Ma, soprattutto, balza agli occhi una certa distanza tra le scelte del sindaco e le indicazioni venute dalle urne in termini di preferenze per i candidati. Per la presidenza del Consiglio, Francomano ha ventilato pure l’ipotesi di una concessione dell’incarico alla minoranza. Difficilmente mancherebbero dalla giunta, se il criterio fosse stato quest’ultimo, i nomi di Antonio Divincenzo e Roberto Giannantonio, principali trascinatori della lista con 101 e 79 preferenze. Per Giannantonio, fa sapere Francomano, sarebbe già pronta la delega alle questioni di Rotondella Due. Divincenzo sarà, invece, capogruppo unico in Consiglio. Per nessuno dei due, comunque, ci sarà un posto in giunta. E’ una squadra che non viene dalle urne, dunque, a differenza di quella composta a Nova Siri da Pino Santarcangelo, che ha promosso in giunta i primi sei eletti per numero di preferenze. Ma è una squadra che viene dai partiti. E cioè, in buona parte, dagli accordi finalizzati a compattare il centrosinistra prima del voto. Francomano, del resto, non ne ha mai fatto mistero. Il valore dei partiti, per lui, è stato sempre una bandiera. Nessuno stupore, perciò, se il criterio prevalente è stato quello delle “spartizioni”. Non passa certo inosservata, in tal senso, la quantità e qualità degli assessorati conferiti ai due rappresentanti dei Popolari Uniti, Comparato e Tarantino. Si lascia notare anche la quantità di assessorati conferiti alla componente comunista, rappresentata in consiglio dal solo Walter Lobreglio, il quale, oltre al già riconosciuto titolo di vice sindaco, conquista anche le deleghe all’Ambiente e all’Urbanistica, particolarmente importanti in un comune che ospita il centro Enea di Trisaia. Tre giovani assessori per le due componenti storiche del Pd locale: per gli ex Ds (a cui fa riferimento lo stesso sindaco Francomano) è rilevante l’assessorato alle Politiche Sociali di Domenico Lacopo; per gli ex Margherita (gruppo che fa riferimento alla leadership locale dell’ex sindaco Mario Cucari) le deleghe conferite a Maria Cuccarese e Vincenzo Montesano (per quest’ultimo le Politiche Agricole, non prive di importanza per un territorio a prevalente vocazione agricola). Insomma, nessuna componente politica è rimasta “a bocca asciutta”. Inoltre, per quanto è dato di sapere, gli accordi preelettorali sarebbero stati rispettati in maniera piuttosto fedele. Si tratta ora di capire se e come queste scelte saranno digerite da tutti gli altri. Soprattutto da quanti, con le loro preferenze, hanno trascinato la lista alla vittoria.

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