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In concomitanza e con l’avvio della nuova stagione turistica, il circolo Legambiente di Belvedere denuncia «la drammatica situazione dei trasporti che continua ad affliggere il Tirreno cosentino con danni enormi per i pendolari e anche, per l’importante economia basata sul turismo. I collegamenti attuali che servono la costa compresa tra Amantea e Praia a Mare – si fa rilevare – sono, via Terra, su gomma, l’A3, la cui eterna fase di cantiere è nota alle cronache e a diverse procure della repubblica, e la SS 18, ridotta ad un «colabrodo» e fortemente congestionata, condizionando a sua volta pesantemente il trasporto bus, di fatto unico trasporto pubblico effettivamente disponibile agli utenti. Su rotaia – si fa rilevare – le Ferrovie dello Stato, continuano in una sistematica politica di soppressione di fermate in quasi tutte le stazioni del tirreno, e le Ferrovie della Calabria (su rotaia mai viste, offrono solo…. autolinee). Via Mare – è scritto ancora – gli approdi presenti sono Praia a Mare (rada), Scalea (spiaggia attrezzata), Diamante (pontile), Belvedere marittimo (porticciolo), Cetraro (porto), Paola (pontile) e Amantea (spiaggia attrezzata). Tutti approdi – fa rilevare Legambiente – inaccessibili ad imbarcazioni di media dimensione, con il solo porto di Cetraro che attualmente sta concludendo i lavori per la parte da diporto. Tutti pensati e gestiti, finora, più come tristi parcheggi che luoghi accoglienti per servizi e spazi rivolti a residenti e turisti. Via cielo – prosegue il documento – esistono l’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme (CZ) e l’Aeroporto Internazionale di Capodichino (NA), entrambi con numerosi voli nazionali e internazionali».

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