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Una farfalla volata via. Questo si potrebbe dire di Francesco Tenuta, nome d’arte “Butterfly”, ucciso martedì pomeriggio a Cosenza da Ettore Cavalcante l’ex compagno mai arreso alla fine della loro relazione. Sì perchè Francy come lo chiamavano gli amici come una farfalla amava volare e come una farfalla ha detto addio alla vita troppo rapidamente. E tutta la comunità montaltese e cosentina in generale questo l’ha capito tant’è che la chiesa dell’Immacolata dello Scalo non è bastata per contenere una folla commossa e incredula per una morte assurda ed evitabile. Francesco Tenuta era molto stimato e già segnato dal dolore della perdita prematura per cause naturali del padre e del cugino assassinato in una gioielleria durante una rapina. La madre e la sorella più piccole segnate dal dolore hanno seguito il rito funebre in silenzio e in massima compostezza. Erano presenti anche i colleghi dell’Hit Shop dove il giovane lavorava, gli amici, il sindaco di Montalto Gravina e anche semplici conoscenti.
Intanto mentre ieri si ufficiava il rito funebre l’assassino ettore Cavalcante lasciava la casa circondariale di Cosenza per essere portato nell’ospedale di Cetraro nel reparto di Psichiatria. ilprovvedimento si sarebbe reso indispensabile perchè l’uomo dal giorno del delitto avrebbe dato segni visibili di squilibrio. Non mangia più e chiede continuamente fra le lacrime di Francesco. E’ convinto che sia ancora vivo. Pare abbia cancellato dalla memoria le terribili sequenze dell’aggressione su via Cattaneo, quasi come se ad agire fosse stata un’altra persona. Si è così proceduto col Tso (Trattamento sanitario obbligatorio), firmato dal sindaco in persona, Salvatore Perugini. Si teme possa suicidarsi. Continuano intanto le indagini della Polizia che dovrà sentire altri testi.

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