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Cresce la protesta e la mobilitazione di cittadini e operatori economici nei comuni di Magisano, Sellia Superiore e Simeri Crichi per i continui disservizi nell’erogazione idrica che stanno lasciando a secco i rubinetti per diverse ore del giorno e della notte.
A pagare le conseguenze delle improvvise interruzioni nella distribuzione dell’acqua, che si stanno verificando ormai a fasi alterne dallo scorso mese di maggio, sono i residenti dei comuni di una vasta area della Presila Catanzarese.
I cittadini hanno creato un comitato spontaneo che ha interessato della questione le amministrazioni locali e la Sorical, la società di gestione delle risorse idriche calabresi.
Un incontro, alla presenza di alcuni rappresentanti delle popolazioni, dei sindaci di Magisano e Sellia Superiore con un dirigente della Protezione civile regionale si è svolto anche nella Prefettura di Catanzaro.
«Non c’è stato però alcun esito concreto – lamentano i componenti del comitato – se non delle blande e momentanee riprese nell’erogazione per qualche ora del giorno e il palliativo dell’invio di un’autobotte della Protezione civile che non può certo risolvere il problema. Va tenuto presente che nei centri interessati e nelle frazioni, soprattutto a S. Pietro Magisano e Vincolise, risiede in larga parte popolazione anziana, siamo nell’ordine dell’80%, in molti casi nemmeno autosufficiente che sta vivendo disagi facilmente immaginabili».
«E’ incredibile – proseguono i componenti del Comitato – che si possano avere, ormai da un mese, rubinetti a secco, erogazione a intermittenza o limitata a quantitativi assolutamente inservibili dopo una stagione invernale di straordinaria piovosità come quella appena trascorsa. Un fenomeno apparentemente inspiegabile e mai accaduto nelle stagioni precedenti. Non osiamo immaginare cosa sarebbe accaduto se l’inverno fosse stato particolarmente ‘asciutto’».

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