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POTENZA – Ritenuto responsabile dell’omicidio di Marco Ugo Cassotta – il cui cadavere è stato trovato carbonizzato il 17 luglio 2007 – un uomo, Alessandro D’Amato, di 38 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Melfi (Potenza). I particolari dell’arresto, richiesto dal pm della Direzione distrettuale antimafia, Francesco Basentini, e convalidato dal gip di Potenza, Luigi Barrella, sono stati resi noti stamani, in una conferenza stampa, dal comandante del reparto operativo provinciale, tenete colonnello Alessandro Sessa, dal comandante del nucleo provinciale investigativo, capitano Antonio Milone, e dal comandante della Compagnia di Melfi, tenente Vincenzo Varriale. Il 25 novembre 2007 D’Amato fu arrestato a Pisa, dove è residente, con la stessa accusa, ma il provvedimento non fu convalidato dal gip della città toscana. Ora, invece, gli inquirenti hanno nuovamente chiesto l’arresto «perchè si sono incrementati gli elementi di colpevolezza» nei confronti dell’uomo». Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, l’omicidio di Cassotta si inserisce nella faida tra l’omonimo clan e quello Delli Gatti: D’Amato avrebbe «tradito» Cassotta, che con lui il 16 luglio 2007 sarebbe andato dal centro di Melfi fino a un casolare, in contrada Leonessa, dove fu prima ucciso con una pistola calibro 9, mai ritrovata, e poi bruciato.

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