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Si apre oggi la stagione dei saldi estivi.
Le famiglie italiane, però, visto questo particolare periodo di crisi, non sono molto propense a fare acquisti, come testimonia anche il pessimo andamento dei consumi. Secondo l’Osservatorio Federconsumatori, infatti, solo il 48% delle famiglie (pari a 11 milioni 500 mila) approfitterà della stagione dei saldi, con una spesa totale (ben inferiore a quella dello scorso anno) di 1.75 miliardi di Euro, pari a 150 Euro a famiglia (60 Euro pro-capite).  
Per chi, comunque, ha in programma di fare degli acquisti d’occasione, si consiglia, per verificare l’effettivo sconto applicato, di memorizzare il prezzo del prodotto che siete interessati ad acquistare prima dell’inizio dei saldi e, se non vi fidate troppo della vostra memoria, per conservare una testimonianza certa, potete sempre avvalervi della fotocamera del vostro cellulare.
Ecco il Decalogo dei saldi proposto da Federconsumatori per evitare di incappare in trucchetti e raggiri che, purtroppo, in questo periodo proliferano.
1 –       non farvi prendere dalla frenesia dell’acquisto, girate per più negozi, confrontando i prezzi e orientandovi sempre verso beni o prodotti che vi servono veramente;
2 –       servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia, dove conoscete i prezzi e, quindi, potete valutare lo sconto effettivo;
3 –       diffidate dalle vetrine interamente coperte dai manifesti, che non vi consentono di vedere la merce;
4 –       diffidate di sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
5 –       ricordate che le vendite a saldo devono essere realmente di fine stagione, quelle di risulta o di magazzino non possono essere mescolate con i prodotti in saldo, ma vendute separatamente;
6 –       ricordate che su ogni prodotto è obbligatorio il cartellino indicante il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto in modo ben leggibile;
7 –       tenete presente che non vi è l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il consiglio è comunque quello di diffidare, nel caso dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati;
8 –       il pagamento può essere fatto anche con carte di credito o bancomat,  vi è di obbligo da parte del commerciante che sia in possesso del POS di accettare tali modalità di pagamento;
9 –       conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto, che, in caso di merce fallata o merce non “conforme”, obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato in base alle nuove normative di legge;
10 –     per qualsiasi problema relativamente a “bufale” nella vendita, protestate immediatamente o denunciate ai vigili urbani o all’ufficio comunale per il commercio o, in caso di timidezza, rivolgetevi ad una associazione dei consumatori.

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