X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

La Squadra Mobile di Cosenza ha arrestato Michele Bruni, 36 anni (nella foto), figlio del defunto boss Francesco, noto come «Bella Bella». Il giovane era latitante dal 22 maggio scorso, giorno in cui il gip di Catanzaro, su richiesta della Dda, aveva emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare per l’omicidio di Antonio Paese, avvenuto a Cosenza nel 1991, ed era stato inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi.
Al momento dell’arresto intorno alle 4,30, si trovava in una villetta a due piani, nel comune di Grisolia (CS).
L’uomo, che non era armato, non ha opposto resistenza. Nel momento dell’irruzione degli agenti stava dormendo, insieme alla moglie.
Presente in casa anche suo figlio.
Michele Bruni, alias «Bella Bella Junior», partecipò all’omicidio di Antonio Paese, insieme al fratello Pasquale Bruni, finito in manette ad aprile.
I particolari dell’efferato delitto sono stati ricordati durante una conferenza stampa, tenutasi in Questura questa mattina. I due fratelli, con la scusa di lavare l’onta di una presunta offesa che Paese aveva arrecato ad una sorella, attirarono fuori di casa la loro vittima. Dall’altra parte della strada il padre osservava la scena. All’arresto si è arrivati dopo lunghi mesi di ricerche, appostamenti e intercettazioni. Adesso si cercherà di capire chi abbia favorito la latitanza di Bruni. Pare che a Grisolia fosse conosciuto come «il geometra».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE